M5S Pietraperzia: rimborso quota allacciamento rete gas: generico e per nulla soddisfacente

Pietraperzia. “Desideriamo ribadire che l’incontro del 13.1.2014 avvenuto a Pietraperzia nella sala del chiostro del Convento di S. Maria di Gesù, è risultato del tutto generico e per nulla soddisfacente per le aspettative dei pietrini dato che nessuna concreta risposta è stata fornita alle loro molteplici domande”, così esordiscono i rappresentanti pietrini del Meet up 5 Stelle, sul rimborso quota allacciamento rete gas sostenute dai richiedenti comune di Pietraperzia.
Né è risultato di alcun ausilio il documento “Relazione sui rimborsi dei contributi di allacciamento versati dai contribuenti” a firma del sindaco di Pietraperzia e del rappresentante ENEL Rete Gas, presentato nel corso dell’assemblea come la “risposta a tutte le domande” sul metano. In realtà si tratta di una mera ricostruzione dei fatti accaduti dal 2010 e null’altro, dove soltanto le ultime due righe sono dedicate ai problemi “ma non in modo serio bensì come una gravissima e perciò inaccettabile presa in giro: infatti questa parte “programmatica” è di una inutilità disarmante degna appunto dei Fontamaresi di siloniana memoria” continuano gli esponenti M5S, che continuano: “E ciò è ancora più grave in quanto tale pseudo “protocollo di intesa” risulta sottoscritto dal rappresentante del Comune. Del resto dell’evanescenza della seduta sono emblematiche le circostanze come nessuno abbia spiegato (assumendosi le relative responsabilità) perché l’istruttoria di poche centinaia di semplicissime pratiche stia avendo una così smisurata durata e come nessuno abbia saputo dire entro quanto tempo perverranno i primi pagamenti: a quest’ultimo proposito rileviamo che soltanto a seguito dell’insistenza di domande da parte del nostro movimento sia venuta fuori la scadenza del termine massimo di un mese. Così come nessuno tra Enel e Comune ha voluto o saputo indicare se ed eventualmente da quanto tempo l’elenco dei nominativi dei beneficiari del rimborso sia stato trasmesso dal Comune all’Enel. Del pari nessun concreto impegno è venuto per coloro che non sono in grado di esibire la ricevuta del versamento, per chi ha versato ma non si è subito allacciato e, ancora, per coloro che hanno eseguito solo successivamente il versamento, per chi (non essendo stato avvertito) non ha presentato la domanda di rimborso”.
Pertanto i pentastellati insistiono affinché: “immediatamente e senza alcun altro ritardo, e comunque entro 30 giorni dal 14.1.14, eseguiate il pagamento del rimborso in parola anche mediante accredito del relativo importo sulle prossime bollette; provvediate a tale rimborso senza richiedere alcuna istanza e senza produzione della ricevuta (dato che l’avvenuto pagamento ben risulta dagli atti in vostro possesso), salvo eventuale ricorso (nei casi dubbi) a dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà; in uno al rimborso corrispondiate gli interessi almeno a far data dal 1.1.2010, comunicando ai cittadini quanto vi abbia fruttato, a titolo di interessi, la somma corrispondente al rimborso che avreste dovuto fare ma non avete fatto”.