Assoconsumatori su rifiuti Agira: il PD parla bene ma razzola male!

Agira. Il volantinaggio del PD agirino e relativo comunicato stampa della segreteria dell’on.Greco, messo in atto sulla gestione dei rifiuti dell’Amminsitrazione per avere introdotto ingiustificati, quanto illegittimi, aumenti nelle tariffe, prende posizione l’Assocunsumatori ennese, con una nota del segretario Pippo Bruno:

“ L’ipocrisia non ha limiti, il PD della provincia di Enna ha creato  un carrozzone che dal 2004  vessa i cittadini dell’intera provincia con bollette illegittime e salate ed oggi ad Agira per fini prettamente elettorali, il prossimo anno si vota,  si  cerca di cavalcare l’onda della contestazione che non può appartenere a chi ha perpetrato danni su danni, forse, per ottenerne qualche utile.  Certo se a Roma si governa con l’ipocrisia di voler cavalcare la contestazione pur essendo al governo, allora c’è poco da stare allegri perché la ripresa economica, con certi soggetti, sarà una chimera.  Noi non intendiamo difendere gli errori degli amministratori che continuano a determinare aliquote senza il doveroso passaggio dal consiglio comunale che è l’unico organo istituzionale che rappresenta la cittadinanza e a cui compete l’approvazione delle tariffe. Ma certo vogliamo fare chiarezza e sono le associazione dei cittadini e consumatori che in modo imperterrito da 10 anni continuano una battaglia in difesa dei consumatori  e non certo le varie sigle politiche e più che mai il PD “ennese” che ha determinato, nella gestione dei rifiuti, lo scempio che è sotto gli occhi di tutti.  Per il costo del servizio dei rifiuti siamo la prima provincia in Sicilia e seconda a livello nazionale, il PD può vantarsi di averci portati a tali traguardi, non certo lusinghieri. Per quanto attiene la raccolta differenziata  che è elemento indispensabile  per diminuire i costi è opportuno ricordare al PD di Agira  che  i comuni nel 2003 avevano una raccolta differenziata del 14%  con punte di 24% a Troina,  con la gestione PD “ennese” dell’ATO siamo scesi ad un misero 7% secondo i dati dello stesso ATO ed al 3% secondo i dati di Legambiente e per il mancato raggiungimento delle percentuali di differenziata l’ATO, gestito dal PD “ennese”, paga una penale di 2 milioni di euro. Ancora oggi nonostante le numerose sentenze che dichiarano l’illegittimità della determinazione delle tariffe da parte dei sindaci, questi, compresi quelli del PD ”ennese” continuano in modo caparbio a determinare atti illegittimi. Se veramente si vuole fare gli interessi dei consumatori l’unico modo è la costituzione degli ARO legge n.9 del 2010 ed indire, i comuni,  gare di appalto con ditte  che hanno certo interesse di accaparrarsi il servizio di raccolta con costi dimezzati visto che dal punto di vista amministrativo il personale dei comuni è nelle condizioni  di gestire il servizio.  Tutto ciò,  naturalmente,  non è ben visto da chi, il PD “ennese”,  ha creato questo carrozzone con stipendi stratosferici che i cittadini debbono pagare nonostante viviamo un momento di grave crisi economica”.

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