Piazza Armerina. PD: il Comune non è in grado di pagare le spese obbligatorie

comune piazza armerinaPiazza Armerina. “Cosa sta accadendo dentro le mura del nostro Comune? Qualcosa di straordinario e di enorme gravità, qualcosa che questa Città non aveva mai visto prima, eppure tutto tace” così scrive Ilenia Adamo, Coordinatore del locale circolo del PD, che continua: “Si, forse qualche problemino c’è, come si ascolta in qualche pacata intervista di un blogger locale finalizzata – come di consueto in questi ultimi tempi – a dimostrare che va tutto bene, tanto bene che gli interessi della collettività diventano secondari mentre gli atti raccontano di affidamenti diretti di beni e contributi mirati. Quello che sta accadendo è che, allo stato attuale, l’Amministrazione non è in grado di pagare dipendenti e fornitori a causa del mancato rinnovo della convenzione con l’istituto di credito che ha gestito il servizio di tesoreria”.
L’esponente del PD continua che un “piccolo” problema che di fatto paralizza tutta l’attività dell’Ente e compromette gravemente la possibilità di erogare servizi fondamentali, come quello della raccolta dei rifiuti. Vorremmo allora chiedere al Sindaco ed all’Amministrazione: se l’affidamento del servizio era in scadenza il 31 dicembre dello scorso anno perché non è stata bandita per tempo la nuova gara? Che senso ha scaricare la responsabilità di questa grave mancanza sull’ufficio economico finanziario, se non quello di dare esattamente la misura dello scollamento esistente tra chi dovrebbe decidere e programmare e chi invece dare seguito alle direttive ricevute? Come mai si è provveduto ad inviare gli atti per l’approvazione dello schema di convenzione da parte del consiglio comunale solo il 27 dicembre? Come mai nessuno ha verificato che per concludere una procedura di affidamento non sono sufficienti tre mesi dopo l’approvazione dello schema di convenzione? Come mai, se il servizio era in scadenza, non si è ritenuto di rinnovarlo nelle more del nuovo affidamento, consentendo così di pagare almeno le spese obbligatorie? Ed ancora, come mai nessuno solleva il problema e non si parla di questo? Era più importante portare in consiglio comunale il regolamento sulla pubblicità fonica rispetto al problema della crisi finanziaria che vive il nostro ente?”
E, non poteva mancare la stoccata finale della Adamo: “Di che cosa dovrebbero occuparsi Amministrazione e Consiglio comunale se non di programmazione ed organizzazione? Quali sono gli obiettivi prefigurati e quali i risultati raggiunti in questi mesi? Quello di non pagare gli stipendi di 200 persone in un periodo di crisi? Quello di aumentare le tasse e poi proporre un referendum per l’abolizione dei parcheggi a pagamento, esponendo la Città al danno erariale? Quello di non trovare risposte per un ente i cui dipendenti sono alla fame? La Città non ha bisogno di improvvisazione, si aspetta che chi la governa sia in grado di guidare i processi – specie in tempi di crisi – e non di subirli; si aspetta di essere tutelata e non esposta a rischi; si aspetta di esser amministrata e non lasciata in balia di se stessa”.