Troina, istituita la consulta dell’economia

Troina. Nella seduta del 29 gennaio, il consiglio comunale ha approvato il regolamento per l’istituzione ed il funzionamento della “consulta dell’economia”. Previste dall’art. 41 (ex art. 40) dello statuto comunale, le consulte comunali sono strumenti di partecipazione dei cittadini all’amministrazione comunale. “Abbiamo voluto l’istituzione della consulta dell’economia per coinvolgere, nelle scelte amministrative che riguardano lo sviluppo locale e l’occupazione, le associazioni di categoria e il mondo delle attività produttive”, ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia. Il regolamento indica i compiti e la composizione della consulta. La consulta dell’economia si occupa di monitorare, analizzare, approfondire le attività economiche e le opportunità di sviluppo del territorio allo scopo di formulare indicazioni da utilizzare nelle attività di programmazione comunale degli interventi a sostegno del sistema economico locale. La consulta collabora con l’amministrazione comunale nell’elaborazione e programmazione delle iniziative per promuovere lo sviluppo economico locale. Anche la promozione di studi e ricerche sui tempi dello sviluppo locale rientra tra le funzioni della consulta. Qualora gli organi di governo del comune ritengano di sottoporle delle questioni sulle quali devono assumere delle decisioni, la consulta esprime il suo parere, che non è vincolante per gli organi di governo del comune. Alla consulta il regolamento attribuisce ampia autonomia nel’assumere qualunque iniziativa utile al perseguimento dei compiti che le sono attribuiti. I componenti della consulta comunale sono: il sindaco, l’assessore alle attività produttive, due rappresentanti per ciascuna delle associazioni di categoria, due rappresentanti per ciascuna delle organizzazioni sindacali e un rappresentante per ogni organismo (associazione e consorzio) che raggruppi almeno 7 imprese. I componenti della consulta sono nominati dal sindaco, restano in carica per tutta la durata del consiglio comunale e non ricevono alcun compenso per l’incarico svolto. Prescindendo dai motivi dichiarati che hanno condotto il consiglio comunale e la giunta municipale ad istituire la consulta dell’economia, qual è il senso non chiaramente espresso, forse perché ancora non è stato ancora colto con nettezza, ma che sottende la decisione di creare un organismo del genere? Chi ha una certa familiarità con le politiche di sviluppo locale, sa che l’economia diventa più relazionale, è legata, come sostiene Carlo Trigilia, a fattori non di mercato , meno governabili con semplici relazioni contrattuali, e sempre più basati invece su condizioni di contesto istituzionale locale che facilitano la cooperazione tra soggetti individuali e collettivi.
Silvano Privitera