Rifiuti. Assoconsumatori: CARNEVALE festa del “RE BURLONE”, ogni scherzo vale. Crisafulli: sospendere pagamenti

tiaEnna. Ad Assoconsumatori non “cala” l’ennesimo rinvio dell’assemblea dei Sindaci, ieri mattina si sono riaggiornati (senza unica proposta il rinvio) al pomeriggio di luned’. Oramai l’unica cosa certa è –da parte dei Sindaci- il non decidere.

Pippo Bruno, rappresentante provinciale di Assoconsumatori, così chiosa questa volta anche a seguito dell’intervento del Segretario provinciale del PD ennese, sen.Mirello Crisafulli, che sicuramente conosce abbastanza bene lo stato dell’arte della gestione dei rifiuti in tutta la provincia di Enna: “Ancora un ennesimo rinvio della riunione dei Sindaci dei 20 comuni della provincia di Enna soci dell’ATO EnnaEuno SpA in liquidazione per discutere fra l’altro delle bollette TIA 2007 illegittime. I Sindaci impegnati, in compiti istituzionali, non riescono a radunarsi tutti insieme, esistono gli assessori ed i vice-sindaci,  per dibattere un grave problema che tiene in agitazione la popolazione della provincia. Sarebbe interessante, per trasparenza, sapere  i presenti e gli assenti, ed ancora, per trasparenza, conoscere le posizioni dei singoli sull’abuso che si sta perpetrando a danno degli ignari cittadini. Ancora, per trasparenza, sarebbe opportuno conoscere chi non intende attuare un’ azione di responsabilità, per danno erariale, nei confronti dei colleghi del passato che o per ignavia o per interesse hanno determinato quella massa di debiti che si vogliono scaricare sui cittadini. Nel 2004, fra l’altro, bastavano i quattro sindaci di Enna, Piazza Armerina, Nicosia e Leonforte per determinare quella maggioranza societaria che ha determinato la illegittima applicazione della legge, unitamente ai consigli di amministrazione che erano espressione della solita maggioranza e sorprende molto l’intervento del segretario provinciale del PD di Enna che certo non è estraneo a tutta la vicenda ATO della provincia di Enna visto che è stato presidente del famoso CdA ( politico) dell’ATO EnnaEuno. Contestualmente non va dimenticato che il segretario del PD, allora deputato, è stato presentatore dell’ordine del giorno 9/1750/36 del venerdì 27 ottobre 2006 nella seduta n. 061 col quale si  intendeva impegnare il governo affinché  in materia di contenzioso avverso i provvedimenti TARSU, TIA si spostasse la giurisdizione in capo al giudice amministrativo (TAR).  Costringendo  il cittadino che volesse porre ricorso a dover spendere una cifra di gran lunga superiore all’importo della bolletta stessa. Assoconsumatori che ormai da 10 anni combatte tutte le nefandezze commesse dall’ATO EnnaEuno ribadisce ulteriormente la necessità, qualora i Sindaci nella seduta del prossimo lunedì non dovessero determinare la revoca delle bollette illegittime e frutto di un mero abuso, perché mancano gli atti propedeutici di approvazione delle aliquote da parte dei consigli comunali, di  adire attraverso il ricorso alla Commissione Tributaria. L’associazione sta approfondendo la tematica  per valutare se sia necessario, in difesa dei cittadini, inoltrare esposto alle autorità competente o denunzia contro chi ha determinato tale situazione. Si sottolinea la necessità che venga disposta la revoca della bollettazione e non la mera sospensione, come avvenuto nel 2006, che ha finito per danneggiare gli utenti. Gli avvisi 2006 , infatti, sotto la spinta della protesta popolare furono sospesi in data 18.2.2913; successivamente  in data 31.10.2013,  all’insaputa dei cittadini e pare anche dei sindaci, il collegio di liquidazione, ha revocato la sospensione, facendo divenire definitivi gli accertamenti ed  impedendo i cittadini di tutelarsi.

Per dovere di informazione quanto comunicato dalla Segreteria provinciale del PD provinciale di Enna:
Il Partito democratico della Provincia di Enna invita l’ATO Rifiuti a sospendere immediatamente le bollette per l’anno 2007.
Tale provvedimento va sospeso almeno fino a quando l’ATO e i Comuni non interverranno in maniera chiara, determinando la legittimità o meno dell’atto e, qualora dovessero sussistere dubbi sulla sua fondatezza, si invita l’ATO ad agire in maniera conseguenziale.
Appesantire in questo momento le famiglie della provincia di un ulteriore costo, con un provvedimento privo di certezza giuridica e tecnica è, in questo momento, inopportuno e rischia di vanificare gli sforzi compiuti dalle amministrazioni per rendere sostenibile e chiara al cittadino l’imposizione dei tributi locali.
La sospensione del provvedimento appare dunque l’atto più utile nelle more di una soluzione che auspichiamo giunga in tempi brevissimi.

Il Segretario Provinciale
Sen. V. Crisafulli