Enna. Consigliere comunale Gargaglione: “condotta Renzi, eccessiva e fuori luogo”

gagraglione_paoloEnna. Riflessione politica di uno dei principali sostenitori alle primarie PD di Renzi, il Consigliere comunale Paolo Gargaglione, ha voluto esprimere delle brevi considerazioni sulla crisi politica nazionale: “Quanto sta accadendo, a Roma, in queste ore non può lasciarci indifferenti, soprattutto a chi, sotto l’aspetto politico ha investito parecchio sul c.d. rottamatore.
Pur comprendendo le difficoltà economiche e sociali in cui si ritrova il Paese, trovo non poche difficoltà a comprendere l’azione politica messa in campo dal neo segretario Renzi all’indomani delle primarie, durante le quali, di fronte al corpo elettorale, erano stati assunti impegni ben precisi.
Ritengo che il largo successo di Renzi, conseguito nella competizione elettorale del dicembre scorso, si deve principalmente a punti del suo programma che, in molti di noi, hanno suscitato un grande entusiasmo.
Purtroppo, oggi, constatiamo che anche il grande innovatore della politica italiana si avvale delle solite e vecchie liturgie politiche, che, a suo dire, dovevano essere definitivamente archiviate.
Ad esempio sulla legge elettorale, c.d. Italicum, per ottenere il sostegno di Berlusconi il neo segretario del PD ha rinunciato ad un suo e nostro cavallo di battaglia, ossia l’introduzione nel nuovo sistema elettorale della preferenza; in Sicilia per la guida della segreteria regionale del PD ha stretto un accordo innaturale con la vecchia nomenclatura del partito, rea a suo dire e del suo referente Faraone di aver relegato la nostra Regione in un profondo degrado politico e morale.
Ed, infine, la sua improvvisa scalata a Palazzo Chigi senza che ciò passasse dal vaglio degli elettori come lo stesso Renzi aveva più volte dichiarato.
Queste brevi e sintetiche considerazioni sono sufficienti per asserire con convinzione che la condotta posta in essere da Renzi, del tutto eccessiva e fuori luogo, non può di certo essere giustificata in nome del bene supremo della Patria.
E’ strano, infine, che sull’anomala crisi di governo, la suddetta linea politica sia stata condivisa con voto plebiscitario dalla direzione nazionale del PD”.