Rifiuti. Enna: assemblea Sindaci decide di non decidere

ponzio pilato se ne lava le maniEnna. L’assemblea dei sindaci di lunedì pomeriggio avrebbe dovuto affrontare dei problemi molto importanti non solo legati alle famose bollette Tia 2007, ma anche alla riunione di Palermo, dove il Capo del Dipartimento regionale dei rifiuti, ingegnere Marco Lupo, ha posto al Consiglio di Amministrazione della nuova società dei rifiuti degli ultimatum per definire tutte le questioni che non sono state risolte e soprattutto la chiusura definitiva dell’Ato Rifiuti, che doveva avvenire alla fine di dicembre. Invece, i sindaci  dei comuni si sono limitati a elaborare una mozione, che, tra l’altro, non è stata votata da tutti i comuni, perché i delegati si sono rifiutati di firmarla, e non se ne capisce il motivo, visto che rappresentavano, comunque il sindaco, in cui si pongono in evidenza che la commissione di liquidazione (Giovanni Interlicchia e Michele Sutera) ha commesso degli eccessi  rispetto ai poteri attribuiti  dall’Assemblea. La mozione è stata sottoscritta da 13 sindaci sarà inviata alla commissione di liquidazione ed evidenzia che i sindaci, nella qualità di rappresentanti legali dei comuni, premesso che il collegio di liquidazione  a parere dei sindaci ha posto in essere atti in eccesso rispetto ai poteri attribuiti dall’Assemblea dei soci e della legge, che lo stesso collegio di liquidazione non ha mai posto in essere un piano di contenimento dei costi della raccolta e delle smaltimento dei rifiuti solidi  urbani nei comuni interessati  dal servizio provocando il mancato raggiungimento degli obiettivi nel campo della raccolta differenziata, che lo stesso collegio di liquidazione non ha mai chiesto  all’Assemblea i presupposti di legittimità del passaggio dei dipendenti dalla società SiciliaAmbiente all’Ato Enna. Non affronta il problema delle bollette Tia 2007, che era all’ordine del giorno, anche se è stato dichiarato “atto in eccesso” e tra questi atti ingiustificati riguardano anche  gli orari di lavoro, l’aumento ingiustificato di livello, spostamento del personale da un cantiere all’altro. Sono domande che meritano una risposta ed i sindaci intendono tutelare le proprio comunità, e si è sottolineato come questi ritardi non hanno consentito la realizzazione di un Aro,unico per tutta la provincia. Ci sono ancora tante cose da affrontare ed al più presto perché l’ultima data utile rimane il 30 aprile, poi il servizio rifiuti entra in pieno caos con tutte le conseguenza del caso.