L’ARS salva la Provincia di Enna. Grazie!

provincia enna siciliaGoverno di nuovo sotto ed è la terza volta in tre giorni: approvato l’emendamento che eleva il limite minimo per la formazione di un Libero Consorzio a 180 mila abitanti. Questa norma rende più difficile la nascita del Libero Consorzio di Gela.

Respinto l’emendamento che intendeva elevare a 200 mila abitanti la soglia minima per la formazione di liberi Consorzi.

Presidente Crocetta: “La quota che abbiamo previsto, quella di 150 mila abitanti, è stata individuata per precisi motivi. Si era previsto a un meccanismo di salvaguardia delle antiche Province, prevedendo addirittura una soglia più bassa di abitanti. Alzare la soglia potrebbe voler dire di eliminare automaticamente la provincia di Enna”.

Cracolici: “L’emendamento che prevede di alzare oltre i 170 mila euro il limite minimo per la formazione dei Liberi consorzi, mette in discussione il Consorzio di Enna”.

Cordaro (Cantiere popolare): “Cracolici ha voluto fare, in buona fede spero, terrorismo psicologico nei confronti dei deputati delle Province cosiddetta ‘piccole’. Una cosa sono i Consorzi che si formano come trasformazione diretta dalle vecchie Province, un’altra cosa sono i nuovi Liberi consorzi che si formerebbero successivamente. Per i Consorzi che derivano dalle vecchie Province non si parla di limite di abitanti”.

Alloro (Pd): “In effetti è come dice l’onorevole Cordaro. Ma è anche vero che, se alziamo la soglia a 200 mila, considerato che la Provincia di Enna ha 187 mila abitanti, non daremmo la possibilità ai Comuni dell’Ennese di aderire ad altro libero Consorzio. Creando una disparità di trattamento evidente”.

Lantieri (Grande Sud): “Non possono nascere due liberi consorzi in provincia di Enna”.

Figuccia (Forza Italia): “C’è già una norma di salvaguardia per i Consorzi che si formeranno come trasformazione diretta dalle vecchie Province. Insomma, la Provincia di Enna è già garantita”.

Musumeci: “Sconfitto già all’inizio nel voto sulla cosiddetta riforma delle Provincie, Crocetta ricorre all’ultima arma che gli rimane: minacciare le sue dimissioni e mandare tutti a casa. Invece di ricorrere al ricatto ed alla rappresaglia- che ci lasciano assolutamente indifferenti – il Governatore farebbe bene a ricercare ampie convergenze tra i parlamentari e correggere un Disegno di Legge che, se approvato, produrrebbe devastanti danni, come la moltiplicazione dei costi e la espropriazione del voto per 4 milioni di Siciliani”.



Ars, lavori d’Aula rinviati a martedì 25 febbraio 2014 (h.16)
L’Assemblea regionale siciliana nella seduta pomeridiana di giovedì 20 febbraio 2014, presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone, ha approvato l’articolo 2 con relativi emendamenti e subemendamenti del disegno di legge “Istituzione dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane” .
I lavori d’Aula sono stati rinviati a martedì 25 febbraio 2014 alle ore 16 con il seguente ordine del giorno:
I) Comunicazioni.
II) Discussione dei disegni di legge:
1) “Istituzione dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane”. (Seguito)
2) “Norme transitorie in materia di proroga delle gestioni commissariali provinciali.” (Seguito)
3) “Ineleggibilità ed incompatibilità degli amministratori dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane.” (Seguito)
4) Disposizioni per la riqualificazione dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. (Seguito)
5) “Disposizioni in materia di pagamenti della Pubblica Amministrazione. Anticipazione finanziaria alla società Riscossione Sicilia”.
6) “Modifiche alla legge regionale 20 aprile 1976, n. 35”.
7) “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”.
8) “Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 41 ter, comma 2 dello Statuto recante “Modifiche dello Statuto della Regione siciliana aventi ad oggetto disposizioni in materia di ripudio della mafia a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, delle libertà civili, politiche, economiche e sociali”.
9) “Norme relative al funzionamento della forma di governo regionale, alla nomina ed alla revoca degli assessori, alla conclusione anticipata della legislatura, in attuazione degli articoli 9, 10, 41 bis e 8 bis dello Statuto della Regione”.
10) “Osservatorio equità e giustizia nelle filiere agricole e alimentari”.
11) “Nuove norme in materia di pianificazione”.
12) “Norme per la prevenzione delle patologie del cavo orale”.
13) “Anagrafe scolastica regionale”.
14) “Istituzione degli ecomusei della Sicilia”.
15) “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 47. Autorità Garante della persona con disabilità nella Regione”.