Piazza Armerina. Contenzioso tra Ipab e Comune

Piazza Armerina IPABPiazza Armerina. Prosegue innanzi alla Corte d’appello di Caltanissetta la causa civile tra l’Ipab – Casa di Riposo “San Giuseppe e San Giovanni Battista di Rodi” e il Comune di Piazza Armerina, che in primo grado si è conclusa con il rigetto da parte del giudice della richiesta della stessa Ipab avverso l’amministrazione comunale. La Casa di Riposo non si è arresa e ha proposto l’appello alla sentenza di primo grado. Pertanto con la delibera n° 22 la Giunta municipale ha provveduto a conferire un incarico legale all’avv. Harald Bonura, per opporsi al decreto ingiuntivo n° 178 del 2010 proposto dall’Opera Pia – Istituto Assistenziale San Giuseppe e San Giovanni Battista di Rodi nei confronti del Comune per un importo di 920.455 euro, a titolo di integrazione della retta giornaliera prevista dalla normativa regionale per le prestazioni sanitarie erogate ai ricoverati non autosufficienti, che sarebbero state rese dall’ente assistenziale negli anni compresi tra il 2003 e il 2009. La vicenda del contenzioso si trascina da 3 anni e mezzo. Ad agosto del 2010 l’Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza depositò presso il Tribunale di Enna un decreto ingiuntivo per gli anni che vanno dal 2003 al 2009 per il recupero coattivo del credito vantato, riservandosi di procedere per gli anni successivi. Alla fine del 2011 il bilancio dei crediti maturati dall’Ipab nei confronti degli enti ammontava a 1.973.681 euro, quello dei debiti da lavoro a 1.913.102 euro con un saldo attivo di circa 60.000 euro da destinare a residui di debiti con fornitori. L’amministrazione dell’Ipab che da tempo vive una situazione di grave disagio economico, per i crediti vantati e i considerevoli debiti verso i fornitori e i dipendenti, con ogni probabilità, aveva contato su questo passaggio giudiziario per poter coprire alcuni dei cospicui buchi economici adesso trasformatisi in vere e proprie voragini con circa 2 milioni e 600 mila euro di attuali debiti. I dipendenti, che per colpa dei disagi economici dell’ente non percepiscono con regolarità lo stipendio dal 2008, hanno dato vita per oltre due settimane ad una occupazione permanente degli uffici amministrativi, al momento sospesa, anche se comunque la protesta dei lavoratori prosegue con altre forme di lotta e di mobilitazione come ha comunicato di recente la dipendente Giovanna Cosenza, in qualità di portavoce del “Comitato di difesa e lotta dell’Ipab”. Nei giorni del presidio i dipendenti, che vantano dall’Ipab complessivamente circa 2 milioni di euro, hanno ricevuto tante attestazioni di solidarietà da parte di associazioni e personalità politiche, ma, soprattutto, quelle dell’amministrazione comunale che è stata al loro fianco anche durante l’incontro avuto a Piazza con il ministro D’Alia e a Palermo con l’assessore regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, Ester Bonafede. Saranno adesso i giudici della Corte d’Appello di Caltanissetta a dirimere la controversia civile che vede contrapposti i due enti, l’Ipab e il Comune.
Marta Furnari