Rifiuti. Enna: finalmente i Sindaci le escono…!

palle dueE alla fine il colpo a sorpresa ci fu! Alle 17 di oggi pomeriggio alla Provincia era prevista l’Assemblea dei Sindaci dell’Ato EnnaEuno convocata lunedì, ma disertata oggi dai due Commissari Liquidatori Interlicchia e Sutera.
Sulle motivazioni e sulla cronaca del convulso pomeriggio torneremo a breve, intanto riportiamo un documento, durissimo, che i sindaci hanno inoltrato al Collegio di Liquidazione dell’Ato Enna Euno, al Collegio Sindacale Enna Euno e per conoscenza al Prefetto di Enna, all’Assessore dell’Energia della Regione Siciliana, ai Commissari Straordinari Ato Enna Euno e al Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Enna.

“I sottoscritti sindaci riunitesi (assente il Commissario della Provincia di Enna e il Sindaco di Piazza Armerina) in seduta assembleare giorno 26 febbraio, giusta auto convocazione determinata nella seduta del 24 del mese di febbraio:

letta la comunicazione a firma congiunta del Collegio di Liquidazione e del collegio sindacale, dalla quale si rileva la presunta illegittimità della seduta odierna, citando l’art 2374 del C.C.;

Nel prendere atto dell’assenza del collegio di liquidazione e del collegio sindacale ed al fine di evitare copiose interpretazioni di tipo giuridico, ritengono di dovere dichiarare la propria sfiducia nei confronti del collegio di liquidazione che viene esplicitata nel seguente documento.

Indipendentemente dalla validità giuridica della seduta, così come è stato determinato con la nota ultima del collegio di liquidazione, i sindaci determinano inequivocabilmente e irreversibilmente la sfiducia nei confronti del Collegio di Liquidazione per le motivazioni evidenziate nelle sedute del 17 e 24 Febbraio ed in particolare:

avere disatteso la richiesta dell’Assemblea dei Soci che ha richiesto di revocare le progressioni che lo stesso Collegio ritenesse illegittime; Di contro il Collegio ha inteso revocare anche gli aumenti delle ore per i lavoratori di cantiere che hanno svolto fino ad oggi il loro lavoro anche in condizioni di disagio; Ai lavoratori di Cantiere va il plauso dei Sindaci e l’impegno a garantire ogni diritto che spetta loro, soprattutto in considerazione che con la costituzione degli Aro sarà possibile determinare comune per comune il monte orario per i cantieri.

Avere chiesto ancora una volta ai Sindaci di esprimersi in merito alla bollettazione Tia 2006-2007, dopo che lo stesso collegio di liquidazione aveva chiesto ai Sindaci ed ottenuto, 48 ore di tempo, per determinarsi in ordine alla revoca della bollettazione di cui sopra.

Avere creato disinformazione presso i lavoratori, ed in particolare quelli di cantiere, al fine di creare clima di tensione e emergenza rifiuti nei comuni.

Per queste motivazioni i Sindaci chiedono le immediate ed irrevocabili dimissioni del collegio di liquidazione e nel contempo chiedono la convocazione straordinaria ed urgente dell’assemblea dei soci del’Ato Enna Euno da tenersi nei tempi minimi previsto dallo statuto con all’o.d.g. sfiducia nei confronti del collegio di liquidazione, nella ipotesi di mancata volontaria dimissione e nomina nuovo collegio di liquidazione”.


Si tinge di giallo la situazione dei rifiuti in provincia di Enna è stata sicuramente una giornata campale, che ha scatenato la protesta dei lavoratori prima e dei sindaci dopo. Intanto ieri mattina,intorno alle 10 è stato comunicato a voce agli operai che dovevano cessare il lavoro alle dieci e mezza perché il loro lavoro si riduce da sei ore, a quattro ore e mezza con la conseguenza protesta; inoltre, nel primo pomeriggio una voce femminile telefonicamente e senza presentarsi ha avvertito i sindaci dei comuni ennesi, che la riunione con i commissari liquidatori, che era prevista per ieri alle 17, veniva rinviata per “vizio di convocazione”; all’orario fissato per l’Assemblea (in totale tutti i Sindaci, assente il Sindaco di Piazza Armerina) non sono stato in grado di riunirsi perché la stanza dove si svolgono le riunioni delle assemblee era emeriticamente chiusa. Il sindaco di Nissoria, Armando Glorioso, ha manifestato la sua rabbia per questo comportamento anomalo della commissione di liquidazione che non solo autonomamente ha rinviato, in maniera irregolare,la riunione, ma anche ha fatto trovare la stanza chiusa.”Un comportamento irriguardoso – ha dichiarato Armando Glorioso su di giri – questo non si può fare, è da folli. Qui ci costringono a rivolgerci alla Procura della Repubblica, vogliamo parlare di questo con il Prefetto”. I commissari hanno provveduto – continua Armando Glorioso – a revocare tutti i provvedimenti di aumento di livello o trasformazione da part time a full time, senza distinguere tra i provvedimenti legittimi e illegittimi, per proteggere i raccomandati. Qualcuno voleva spingere gli operai contro noi Sindaci organizzando una protesta, senza informare correttamente il personale che anche con diverse telefonate ci ha accusati di voler licenziare. I liquidatori a questo punto non godono più della fiducia dell’Assemblea dei Sindaci per l’evidente inadeguatezza. Sono dei pasticcioni”. Dunque la situazione già grave in mattinata con la riduzione delle ore di lavoro, che ha mandato in bestia gli operai ed poi la impossibilità ai sindaci di riunirsi. Hanno dovuto praticamente aspettare e solo intorno alle 18 si sono potuti riunire, ma questo dopo la giusta protesta di tutti. Proprio mentre si apriva la riunione i commissari di liquidazione Interlicchia e Sutera, hanno comunicato al sindaco di Enna che la bollette Tia 2007 sono state revocate. Prima dell’inizio della riunione il Presidente della Srr Caccamo, rivolgendosi ad alcuni sindaci, ha detto che hanno trasformato una seduta di assemblea dei rifiuti in una seduta politica. La tensione era palpabile e dopo circa mezz’ora il presidente della Srr, Caccamo, è uscito dalla stanza, mentre i sindaci hanno preparato in documento che dimissiona i due commissari di iquidazione. Quindi si è alla fase di rottura e sarà difficile trovare un filo conduttore che possa dare a tutta la situazione una certa omogeneità. Nella stessa riunione il sindaco Paolo Garofalo ha comunicato che venerdì Enna costituirà l’Aro. E’ una situazione che si aggrava di giorno in giorno, che diventa pericolosa in tutti i sensi in quanto si rischia di avere problemi di ordine pubblico. Gli operai sono all’estremo, vivono una vita difficile e precaria e sostengono che tutto questo avviene perché vogliono salvare “gli amministrativi che sono amici degli amici” mentre noi soffriamo la fama. L’operaio Massimo Ilardo ha le lacrime agli occhi quando sottolinea che non può pagare il prestito perché non ci sono soldi. “Mi hanno tolto tutto dichiara Ilardo – otto rate del prestito non sono state riversate dall’Ato alla Finanziaria, ora mi riducono l’orario a solo 3 ore e mezza, aspetto da otto anni di avere uno stipendio decente, non posso pagare le bollette, la mia famiglia è alla fame, non ho indumenti, da tre anni non mi danno le scarpe, non ho più niente, ho solo la mia disperazione”. Antonio Di Fina dice che da dodici anni aspetta una soluzione definitiva del problema: “Ci hanno tolto tutto, anche la nostra dignità, ci trattano peggio dei rifiuti, siamo sull’orlo del baratro, e tutto per proteggere quelli che sono stati sempre protetti”.Armando Cantoni dell’Ugl è convinto che bisogna risolvere il problema degli amministrativi, mandarli quelli che non hanno i requisiti nei cantieri, ma politicamente questo non lo si vuole fare perché c’è molta gente “protetta”. Il sindaco Paolo Garofalo è arrivato tra i primi, intorno alle 16,50, ed ha voluto parlare con gli operai che manifestavano ed ha sostenuto che tutto questo lo stanno facendo perché vogliono che la spazzatura ad Enna arrivi al quarto piano in modo da creare una stato di disagio generale. Rivolgendosi a tutti gli operai che lo attorniavano ha dichiarato che tra “un mese si potrebbe risolvere tutto con l’assunzione di tutti gli operai all’Aro di Enna, ma dovranno accettare il contratto degli enti locali, argomento questo che gli operai ed i sindaci respingono con forza perché significa cambiare tutto per non cambiare niente a livello economico. Ma la storia continua.