Mudaro UIL Enna: L’ ”affaire” Ato Enna Euno sempre più rovente

Vincenzo MudaroL’ ”affaire” Ato Enna Euno sempre più rovente. Anche il segretario generale della Uil, Vincenzo Mudaro, interviene per “non continuare ad assistere inermi – dice – all’agonia del sistema dei rifiuti in provincia di Enna”. La presenza delle organizzazioni sindacali nella predisposizione della nuova pianta organica – dice Mudaro – avrebbe certamente evitato inutili tensioni tra collegio di liquidazione e sindaci, tra sindaci e lavoratori e, cosa ancor più grave, tra lavoratori e lavoratori. Invece, Enna Euno ha voluto fare tutto da sola procedendo a trasferimenti, promozioni e perfino licenziamenti in spregio all’accordo quadro regionale ed all’elementare norma dettata dal Contratto collettivo nazionale del lavoro che impone la concertazione con le organizzazioni sindacali. Un fatto grave per il quale, insieme alla Cisl, abbiamo presentato un esposto al Tribunale civile, sezione Lavoro, di Enna per condotta antisindacale”. Mudaro fa un quadro nero e reale di tanti anni di gestione del servizio dei rifiuti, dove i cittadini si sentono vessati da tariffe fuori controllo a fronte di un servizio scadente e denuncia: “Milioni di euro di debiti e perdite a carico del sistema dei rifiuti; lavoratori, soprattutto operatori ecologici, non pagati con regolarità e costretti a lavorare in condizioni al limite della sicurezza; un organigramma senza che alla base vi sia uno studio delle varie esigenze; tariffe illegittime; migliaia di utenti che non hanno pagato ed hanno contestato le illegittimità presentando ricorsi tributari, tutti accolti”. Secondo Mudaro, la situazione impone una profonda riflessione e un’ammissione di responsabilità da parte di tutti. “Non possiamo continuare a tacere – avverte con forza -. Abbiamo tutti quanti il compito e il dovere di intervenire per bloccare ogni altra e ulteriore azione che non risolva fino alle radici il problema. Noi riteniamo che occorre, in primo luogo, iniziare il percorso per arrivare ad un sistema virtuoso e per fare ciò bisogna dimostrare tutto il coraggio per eliminare gli sprechi e far divenire il servizio efficiente. Nel contempo, ci auguriamo che vada a regime la raccolta differenziata che vorrà sicuramente dire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali che potrebbero consentire a diversi lavoratori di riconvertire il proprio posto di lavoro ed, ai tanti lavoratori part-time, di poter passare definitivamente a tempo pieno”.
Giacomo Lisacchi