Sicilia. Manager sanità: mozione di Alloro firmata anche dalla Lantieri

palermo assessorato sanitaSulle nuove nomine dei manager sanità presentata una mozione primo firmatario è Mario Alloro, un deputato del Pd che non ha nascosto, anche sul tema delle Province, il proprio malcontento riguardo alle recenti scelte del governo. Alloro chiede l’annullamento della procedura che ha portato, quantomeno, a selezionare 76 nomi tra le centinaia di candidature giunte alla fine dell’anno scorso. Una mozione, tra l’altro “trasversale”, chiede infatti l’azzeramento di quella selezione, dopo mesi di prove e test. Con Alloro hanno apposto la firma in calce alla mozione anche il collega democratico renziano Gianfranco Vullo, oltre ai deputati di opposizione Riccardo Savona, Giuseppe Milazzo e Luisa Lantieri. Il motivo alla base della mozione starebbe nei “vizi” della procedura portata avanti dalla Commissione di esperti, con un parere che i deputati riportano nella mozione: “Diversamente da come aveva disposto la legge, – scrivono i parlamentari – la commissione, in data 6 febbraio 2013, successivamente alla presentazione delle domande e quindi conoscendo già i curricula vitae dei candidati, ha previsto dei nuovi criteri di valutazione al di fuori del dettato legislativo e amministrativo. E’ stato fornito parere da parte dell’Ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione siciliana a firma dell’Avvocato Generale, Cons. Romeo Palma, e dell’Avv. M. Valli”. L’Ufficio regionale ha “evidenziato – scrivono i deputati – la palese illegittimità di tutta la procedura; in particolare, l’Ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione siciliana ha chiarito che tale ‘fissazione dei parametri sembra travalicare le funzioni assegnate a detto organo risultando in contrasto con la normativa in materia di nomine dei managers della sanità“. L’Ufficio legislativo ha sottolineato che “appare certamente non corretta l’iniziativa della commissione di preordinare autonomamente, e al di là di qualsiasi preventivo raccordo con l’Assessore, un sistema di valutazione che non solo non ne limita la discrezionalità, ma che – di fatto – trasforma una scelta per sua natura discrezionale in una procedura concorsuale. E ciò peraltro, nella totale assenza di una previa informazione ai richiedenti”. “La commissione ha travalicato i compiti assegnati, e che l’attività espressione di tale ultronea e non legittimata attività sia viziata da invalidità”, E’ la Regione stessa a dire che l’iter seguito dalla Regione è “illegittimo”, per cui insieme alle nuove nomine si attendeno una pioggia di ricorsi.