CIA Enna mette in pratica l’autoriforma

ciaSi è riunita per la prima volta la nuova giunta della CIA Enna, presieduta dal nuovo presidente Dott. Giovanni Trovati.  Questa riunione ha simbolicamente dato inizio ad nuova era nel sistema CIA e ha chiuso il lungo processo di Autoriforma attuato all’interno della Confederazione. L’obiettivo dell’Autoriforma è stato quello di cambiare completamente il gruppo dirigente, affidando il governo della Cia direttamente agli agricoltori che avranno il compito di adattare la Confederazione alle nuove esigenze della società, dell’economia, dell’agricoltura e naturalmente degli agricoltori stessi.

A livello provinciale e regionale, il primo obiettivo che si è posta la CIA di Enna è quello di mettere in pratica l’autoriforma non solamente negli aspetti formali ma cambiando la mentalità dei propri associati o della categoria tutta. Purtroppo la scarsa cultura della rappresentanza e a volte la scarsa fiducia in se stessi, ha spesso penalizzato la classe agricola siciliana, facendola spesso abdicare dal potere politico che invece ha.  Quello di cui c’è bisogno oggi è un cambiamento di mentalità non della presidenza della Cia ma degli agricoltori stessi che mettono nelle mani di chi li rappresenta un grande potere. Gli agricoltori dovranno far sentire il peso della responsabilità sulle spalle di chi è nominato a rappresentarli, creando così un sistema invincibile che debelli una volta per tutte l’abitudine a fare i propri interessi invece di portare avanti le istanze della moltitudine. Sarà infatti inutile proporre grandi e piccoli progetti che si prefiggono il miglioramento delle condizioni delle nostre aziende agricole quando puntualmente si frappone tra le proposte e i risultati, l’interesse individuale.

La Pubblica Amministrazione opera a più livelli, partendo dai comuni fino ad arrivare agli organi europei. In questo momento si sta attuando un depotenziamento (il cui esito è ancora incerto) degli organi provinciali che insieme alle competenze esclusive sull’agricoltura dettate dalla Costituzione, rende la Regione l’istituzione che più ha impatto sul nostro settore. Per questo motivo sarà di fondamentale importanza la costituzione di gruppo coeso di rappresentanza anche a livello regionale, che sappia respingere ogni comportamento campanilistico che invece di unire provoca divisione. Oggi dobbiamo avere la consapevolezza ed il realismo, di dichiarare che nessuno ha la forza sufficiente per affrontare e vincere le nuove sfide. Ma insieme si può. Il potere di cambiare la vita degli agricoltori e nelle mani degli stessi agricoltori e di nessun altro.


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