Enna. Mancata applicazione sentenza 48/09 per l’affidamento in “house” del servizio rifiuti

sentenza cassazioneLa sentenza del CGAR n. 48/09 su iniziativa degli utenti della provincia di Enna avverso la determinazione dell’ATO EnnaEuno delle tariffe per i rifiuti e  l’affidamento in “house” del servizio a Sicilia Ambiente è stata una pietra miliare nella giurisprudenza del settore. A tale disposizione avrebbe dovuto adeguarsi l’ATO che ha continuato ad operare in difformità della sentenza ed anzi  opponeva, con i soldi dei cittadini, ricorso in Cassazione. Ma anche in Cassazione l’ATO ha perso con ordinanza del 2011 ed anche in questo caso non si è uniformato alle disposizioni, continuando, imperterrito, ad operare  in difformità delle sentenze.  Il mancato rispetto delle norme dello Stato che comporta, di certo, una illegittimità a questo punto non può essere scaricata sui cittadini né in forma diretta né in forma indiretta attraverso emissioni di fatture a carico dei  Comuni.  L’emissione della fattura ai comuni da parte dell’ATO  per il servizio reso da Sicilia-Ambiente trova il presupposto su un presunto affidamento dello stesso. Ed in particolare quell’affidamento del servizio in house è stato annullato con sentenza del CGAR n. 48/09 confermato dalla cassazione a sezioni unite ordinanza n. 2067 del 31.1.2011. Ci chiediamo, dunque, in base a che cosa, contratto d’appalto od altro, il servizio è stato svolto? I comuni, per gli anni 2006/07/08 sulla base di quale convenzione  dovrebbero pagare  la fattura?  Sulla base di quale contratto e affidato da chi, è stato svolto il servizio?  Come verrebbe giustificata a livello contabile ed amministrativo il pagamento di siffatta fattura che trova il suo presupposto in un atto dichiarato illegittimo dal CGA e dalla Cassazione?  Non va poi  dimentichiamo che l’ATO nel 2006 pagò un lauto onorario per un parere pro-veritate  sulla legittimità dell’affidamento in house a Sicilia-Ambiente, parere  poi sconfessato dalla giustizia amministrativa e di legittimità. Non accetteremo ancora una volta che gli errori del passato vengano scaricati, direttamente o indirettamente, sui cittadini. Ed ora chi ha sbagliato paghi! Auspichiamo che i sindaci nella prossima assemblea decidano in piena coscienza le azioni necessarie a tutela dei cittadini evitando facili speculazioni e superando inutili mezzucci  con la mancata raccolta dei rifiuti. Assoconsumatori come sempre sarà attenta osservatrice dell’evolversi della situazione e con la propria struttura difenderà i cittadini che non possono essere tartassati per l’ignavia o per l’ignoranza di chicchessia.

comunicato stampa