Enna. Firmati i protocolli di legalità per due lotti della Nord-Sud, tra Nicosia e Mistretta

Enna protocollo Nord-SudEnna. Sala di rappresentanza della Prefettura stracolma per la firma di due protocolli di legalità per i lavori di ammodernamento e sistemazione rispettivamente del lotto B4/a e B4/b della strada Nord-Sud, Santo Stefano di Camastra – Gela, tratti compresi tra il Km 25+000 ed il Km 32+000 e tra il Km 32+000 ed il Km 38+700. Per l’occasione presenti il Prefetto di Enna, Fernando Guida, il vice prefetto vicario di Messina Maria Antonietta Cerniglia, l’assessore regionale Dario Caltabellotta, il responsabile regionale dell’Anas, ingegnere Salvatore Conti, il Procuratore della Repubblica, Calogero Ferrotti, i rappresentati della Forze dell’Ordine, Questore Ferdinando Guarino, il colonnello dei carabinieri Baldassare Daidone, il comandante della Guardia di Finanza, Giovanni Liistro il dirigente della Dia, Gaetano Scilla, Sindaco di Nicosia Sergio Malfitano, rappresentanti sindacali delle province di Enna e di Messina. nord sud s stefano camastra gelaNell’aprire i lavori il prefetto Fernando Guida ha voluto sottolineare l’importanza di questi due protocolli di legalità che hanno come obbiettivo quello di evitare nella esecuzione delle opere l’infiltrazione della criminalità organizzata. Il dottor Guida ha schematicamente esposto l’importanza di questi protocolli e l’adesione di tutti ad essi perché si vogliono evitare infiltrazioni di qualsiasi tipo perché “tutto deve camminare con trasparenza e legalità, assicurare l’interesse pubblico, la trasparenza, la tracciabilità dei flussi finanziari ed in queste operazione un ruolo importante lo possono recitare i sindacati, l’Ufficio provinciale del lavoro, che era rappresentato dal dottor Patrinicola, l’attenzione da parte del Coordinamento interforze, evitare lavoro nero e sfruttamento del lavoro ed è necessario in questo che ci sia la collaborazione dell’imprese appaltante e di quelle che hanno ottenuto il subappalto. Tutto quello che avviene all’interno della realizzazione dell’opera deve avere la sua tracciabilità e la stazione appaltante deve tenere conto delle imprese che si trovano in provincia. Sulla stessa lunghezza d’onda si è mossa il vice prefetto vicario, Maria Anonietta Cerniglia, che ha evidenziato come la sicurezza deve essere a 360°, il controllo continuo di tutte le attività, specie quelle che sono a rischio. L’ingegnere Salvatore Conti dell’Anas, oltre a dire che questo è un momento importante, fondamentale perché questi protocolli di legalità ormai sono necessari per scoraggiare la criminalità organizzata e che la Nord-Sud è una strada strategica per lo sviluppo della Sicilia, poi ha comunicato che si sta concludendo l’iter progettuali dei lotti C1, C2 e C3, che interessano la provincia di Enna tra Nicosia e Leonforte. L’assessore regionale Dario Caltabellotta, che ha chiuso gli interventi, ha sostenuto che la realizzazione della Nord-Sud è fondamentale per la Sicilia, per il centro Sicilia ha delle potenzialità notevoli, delle produzioni eccellenti che possono emergere solo se c’è una buona viabilità e quindi potenzialmente possono uscire dal loro ambiente. “Ben vengano i protocolli di legalità, perché se ci sono c’è lavoro pulito, questo è un modelli d’estendere”. Poi la firma dei protocolli di legalità.
nord sud lotto b4
I due lotti della Nord Sud, la scorrimento veloce Santo Stefano di Camastra – Gela, per i quali ieri è stato sottoscritto il protocollo di legalità completano quasi definitivamente la tratta Nicosia Mistretta. I lotti aggiudicati dall’Anas sono il “B4a” e “B4b”. Il lotto “B4b” tra Nicosia e Mistretta prevede interventi per un importo complessivo di oltre 101 milioni di euro per l’ammodernamento di una tratta di 6 chilometri della strada statale 117. Il lotto “B4a”, prevede lavori per un importo complessivo 63 milioni di euro. Nel 2011 per il lotto B4a che era stato aggiudicato in via provvisoria alla fine del 2009, c’erano stati forti ritardi perché solo nel 2011era arrivato il via libera della Commissione tecnico del Parco dei Nebrodi. Guià da tempo la Tecnis, impresa aggiudicataria aveva effettuato sopralluoghi per impiantare il cantiere, ma tutto era rimasto sospeso in attesa del parere della Commissione del parco dei Nebrodi. Si era registrata anche la forte protesta dei ex sindaci di Nicosia e di Mistretta, alla quale era seguita la levata di scudi di sindacati, politici e associazioni della società civile e l’assessore regionale al Territorio e Ambiente che all’epoca era Calogero Gianmaria Sparma aveva annunciato che il parere sarebbe stato espresso a breve. L’onda montante delle proteste di sindaci, amministratori, politici, sindacati per le sedute rinviate della Commissione aveva acceso i riflettori sul completamento della Nord Sud, l’unica grande opera pubblica siciliana già appaltata e con progetti esecutivi, bloccata dalla mancanza di un parere. Nella seduta straordinaria dei consigli comunali di Nicosia e Mistretta, alla quale avevano partecipato le rappresentanze politiche dei due territori, era stato deciso di incontrare l’assessore Sparma, ma di non inviare alcuna delegazione alla sede del Comitato dell’Ente parco, per evitare di creare un clima teso tra i territori ed i membri del Comitato stesso. Alla fine il parere favorevole era stato pronunciato. Un iter quello che ha sempre accompagnato la realizzazione dei lotti della Strada dei due mari, sempre costellato da intoppi che finalmente almeno per i 2 lotti B4 sembrano superati. Adesso ci sono da realizzare i lotti Ci, C2 e C3 tra Nicosia e Leonforte che dovranno essere realizzati entro il 2017 e che hanno ottenuto il decreto di approvazione dei progetti dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente.


Il “pensiero” della CGIL di Enna:
I protocolli di Legalità sottoscritti il 13 marzo riguardanti la SS. N°117 “Centrale Sicula Itinerario Nord Sud lotto B4/ A e lotto B4/ B si incuneano in un ambito di legalità e di trasparenza contro la presenza mafiosa nei cantieri edili pubblici.
A nostro parere – dichiara il Segretario Generale della Fillea Cgil di Enna Alfredo Schilirò e firmatario dei Protocolli di legalità – i protocolli di Legalità risultano essere molto importanti perchè le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori delle costruzioni hanno potuto attivamente contribuire, assieme alle strutture del Ministero dell’interno, assieme alla Prefettura, assieme alle imprese e assieme all’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Enna a creare una serie di pratiche che si propongono di sviluppare un’azione costante e incisiva per prevenire la presenza mafiosa nei cantieri edili.
Tre sono i punti critici – aggiunge Schilirò – con i quali la mafia esercita prevalentemente il suo potere: il denaro pubblico, il processo produttivo e la manodopera.
Per quanto riguarda il “denaro pubblico”, possiamo affermare che lo Stato si colloca, tramite il finanziamento di opere, servizi e forniture, tra i maggiori sovvenzionatori del sistema d’illegalità e delle mafie. I protocolli sottoscritti prevedono misure di trasparenza per quanto riguarda il monitoraggio dei flussi finanziari connessi alla realizzazione dell’Opera in applicazione alla legge 136/2010.
La seconda area concernente il “processo produttivo” si è sviluppata inglobando nella filiera produttiva tutti i soggetti, nessuno escluso, che nell’opera contribuiscono alla sua realizzazione.
La terza area di intervento riguarda la “manodopera”. Il controllo da parte delle organizzazioni criminali e mafiose del territorio e dei soggetti che ci vivono è, storicamente, un valore aggiunto che ha fatto diventare le mafie italiane uniche nel loro genere. In particolare, da sempre, le mafie sono punto di riferimento degli imprenditori che volendo “controllare” i lavoratori utilizzano metodi di persuasione violenti e ricattatori.
Dalle campagne, all’edilizia, all’industria, al terziario sia pubblico che privato il lavoratore rappresenta una merce appetibile di scambio economico che, non di rado, si spinge fino al controllo politico-elettorale e alla sfera della vita privata. Per tali ragioni riteniamo utili i protocolli di legalità e salutiamo positivamente l’articolo che si occupa di “monitoraggio di flussi di manodopera”
Tuttavia è importante a nostro parere, – conclude Alfredo Schilirò – allargare i protocolli di legalità a tutte le opere pubbliche anche attraverso la costituzione della Stazione Unica Appaltante ma riteniamo che i protocolli siano efficaci veramente se vengono seguiti da tavoli di monitoraggio permanente per il flusso di manodopera e per le condizioni di lavoro dei lavoratori.