“Fughe da fermi” al palatenda di Enna a cura dell’associazione Amici San Patrignano di Troina

Fughe da fermi EnnaGrande successo per gli spettacoli di prevenzione contro la droga che quest’anno l’associazione Amici San Patrignano di Troina ha portato in Sicilia. Gli spettacoli realizzati dalla comunità di San Patrignano, nell’ambito del progetto We Free, finanziato dal Dipartimento delle Politiche Anti Droga e dal MIUR, ha realizzato tre tappe siciliane. La prima lo scorso giovedi, con lo spettacolo “Fughe da fermi” al palatenda di Enna, con la presenza di oltre 800 tra studenti, professori, presidi, oltre ai rappresentanti del Sert e dell’ASP provinciale. La seconda tappa è stata quella al Teatro San Giorgi di Catania, per lo spettacolo “Ragazzi per Male” condotto da Francesco Apolloni che ha aiutato Mirko e Marco a raccontare la propria storia di vita, davanti a 500 studenti provenienti da diversi istituti della città. Il culmine dell’emozione è stato però raggiunto il pomeriggio quando lo spettacolo “Fughe da Fermi” si è spostato all’Istituto Penitenziario Minorile di Bicocca, per la terza tappa. Ad assistere allo spettacolo, 51 ragazzi dai 14 ai 21 anni, ospiti della struttura, oltre a tutto il personale che vi opera.
Enna Amici San Patrignano Troina“Un’ esperienza unica ed indimenticabile, afferma il presidente dell’associazione San Patrignano di Troina, Iva Carrubba, carica di emozione ma anche di tanta rabbia per le giovani vite spezzate che hanno sulle loro spalle esperienze più grandi di loro che inevitabilmente li hanno segnati. Nessuna demagogia ma una domanda ci siamo posti all’uscita del carcere e cioè se il destino di questi giovani era già segnato o se tutti avremmo potuto fare qualcosa per evitarlo. Alla fine dello spettacolo i ragazzi hanno voluto abbracciare il protagonista Nicolò e si sono fermati a parlare con lui a lungo. Il grande successo riscosso in questi giorni ci spinge ad andare avanti per promuovere ancora, in questo momento di estrema confusione, una campagna di prevenzione che continui ad occuparsi di comportamenti a rischio e delle tante sfaccettature legate al disagio giovanile ed al consumo di droghe. Dell’onnipotenza che spesso rende tutto lecito, offrendo loro strumenti di consapevolezza dei pericoli connessi all’uso di droghe e all’abuso di alcol. Viviamo in una società, infatti, in cui le sostanze non sono spesso vissute e percepite come pericolose o dannose, ma come semplici beni di consumo. È perciò importante stimolare comportamenti e stili di vita lontani dai rischi di disagio che possono portare al loro uso”.

Sandra La Fico