Comune di Gagliano e Cisl firmano primo protocollo per stabilizzazione precari

gagliano cisl precariIn occasione del convegno organizzato dalla Ust Cisl dalla Cisl Fp Territoriale per discutere sulla stabilizzazione dei precari negli enti locali, è stato proposto ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Enna “Un protocollo per la stabilizzazione dei lavoratori precari”, strumento per creare nuovi spazi di lavoro per i precari, per razionalizzare i costi, ristrutturare la spesa e riqualificare i servizi.
A seguito del suddetto convegno, ieri è stato firmato il primo protocollo d’intesa finalizzato alla stabilizzazione dei lavoratori precari tra la UST CISL- di Agrigento Caltanissetta Enna rappresentata dal Segretario territoriale Tommaso Guarino e la CISL FP di Agrigento Caltanissetta Enna rappresentata dal Segretario territoriale Nino D’Alia e l’Amministrazione Comunale di Gagliano Castelferrato rappresentata dal Sindaco dr. Salvatore Zappulla.

Le parti firmatarie ritengono obiettivo primario la salvaguardia dei livelli occupazionali ed individuano il confronto quale strumento strategico di partecipazione e, a tal fine, concordano di realizzare accordi, chiaramente di natura sindacale, finalizzati a:
· valorizzare ed intensificare il rapporto di collaborazione esistente tra il Comune di Gagliano C.to e il Sindacato, nel caso di specie la CISL UST e la CISL FP del Territorio di Enna, con il fine di realizzare accordi finalizzati alla stabilizzazione dei lavoratori utilizzati ;
· l’istituzione del tavolo di contrattazione tra Amministrazione e Sindacato che dia inizio all’iter previsto dalla norma ed abbia quale specifico ed unico scopo quello di determinare condizioni, modalità e percorsi per addivenire alla stabilizzazione di tutto il personale de quo entro il 2014 e, comunque, non oltre il 31.12.2016
· individuare programmi di analisi che costituiscano la base di una ristrutturazione della spesa, rendendo più efficiente l’impiego delle risorse pubbliche;
· mappare il fabbisogno professionale riprogettando i servizi e le competenze, certificando le competenze e valutando il potenziale, riqualificando attraverso piani di formazione profili professionali obsoleti, riconvertibili in profili professionali necessari all’Ente;
· fare ricorso alle figure professionali disponibili o formate professionalmente per implementare i servizi alla cittadinanza e in particolar modo creando servizi rivolti alle fasce più deboli (anziani, portatori di handicap, meno abbienti, senzatetto, ragazze madri)
· implementare gli strumenti di controllo della spesa tesi all’individuazione e all’abbattimento delle inefficienze e degli sprechi;
· implementare strumenti e servizi di controllo territoriale sull’ evasione dei tributi;
· riqualificare i servizi, prevedendo anche il consorzio tra Comuni;
· controllare quantità e prezzi dei beni acquistati per lo svolgimento delle attività pubbliche;
· rendere produttivi i beni immobili di proprietà dell’Ente;
· individuare, col presente protocollo, iniziative in grado di raggiungere gli obiettivi di cui ai punti precedenti.