Allarme Alzheimer in provincia di Enna

Piazza Armerina centro AlzheimerI dati lo testimoniano con grande preoccupazione, in provincia di Enna i malati di Alzheimer superano le seicento unità (dati sicuramente in difetto), ma quello che è più grave è che questi malati non possono contare su un’assistenza valida e più dell’80 per cento non può contare su niente, vivono alla giornata, creando problemi notevoli ai familiari che non sanno come affrontare questa situazione drammatica. L’apertura effettiva, da circa un mese, del Centro diurno Alzheimer di Piazza Armerina, diretto dal neurologo Claudio Millia, in questo momento sta curando con il suo staff, formato anche da volontari che sono stati dati dall’Aima nel campo dell’assistenza, soltanto una diecina di casi, anche se le richieste, provenienti non solo dalla provincia di Enna, ma anche dalla provincia di Catania, in particolare da Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria, e della provincia di Caltanissetta, Mazzarino. Ma la situazione continua a rimanere ricca di incognite, specie per quelli, che si trovano nella zona Nord della provincia dove l’assistenza è zero e dove i medici neurologi ,che gestiscono la situazione, non fanno altro che scrivere ricette per avere quei medicinali (cerotti e pillole) che vengono utilizzati dai malati Alzheimer, per rallentare la degenerazione delle cellule cerebrali, ma ovviamente tutto questo non presenta un’assistenza globale ne del paziente ne della sua famiglia. Viene a mancare quell’assistenza professionale che consentirebbe ai familiari di poter aiutarsi ed aiutare il loro familiare, praticamente sono abbandonati a se stessi, questo ovviamente peggiora tutto, per certi aspetti acuisce la malattia, acuisce lo stato di disagio dei familiari. A Leonforte, dopo un anno, e per un’ora la settimana, è stato aperto l’Uva (Unità di valutazione malattia di Alzheimer) per due malati, ma un’ora la settimana non significa proprio niente. La direzione provinciale dell’Azienda sanitaria dovrebbe incominciare a pensare ad un servizio funzionale, efficace ed efficiente che superi l’attuale e semplice prescrizione sul piano terapeutico di un farmaco senza affrontare la complessa problematica della malattia. Bisogna poter aiutare, in maniera concreta, i malati di Alzheimer, prima che diventi un problema sociale di una certa gravità.

Foto: Centro diurno Alzheimer di Piazza Armerina