La statale Gagliano-Agira causa di numerosi incidenti

gagliano incidenteGagliano. Passano i mesi, trascorrono gli anni e per la statale Gagliano-Agira non c’è speranza di miglioramento, semmai è il deterioramento spontaneo a renderla sempre più impraticabile. Quella strada di cui nessuna autorità competente sembra accorgersi, ogni giorno è percorsa da centinaia di automobilisti, in quanto unica via di accesso all’autostrada Palermo-Catania. Non solo, è anche unica via di collegamento tra i comuni della zona nord della provincia di Enna. I cittadini di Cerami, Troina e Gagliano, per esempio, sono costretti a percorrerla per poter raggiungere Agira, Regalbuto e comuni limitrofi. Inutile dire che lo sviluppo di un’area è direttamente proporzionale al suo progresso infrastrutturale e alla capacità di aprirsi all’esterno con moderne vie di comunicazione. In questo senso la zona nord della provincia risulta fortemente compromessa. A farne le spese anche l’istituto tecnico di Gagliano che, nonostante la validità dell’indirizzo di studio, viene penalizzato dai pessimi collegamenti con gli altri comuni della provincia. A tutto ciò si aggiunge l’assoluto disinteresse per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. Pochi mesi fa una donna lasciò la sua vita su questa terribile strada. La settimana scorsa il secondo grave incidente che ha visto una donna di Calascibetta perdere il controllo della sua Fiat Seicento, ma per fortuna è rimasta miracolosamente illesa, nonostante l’auto si sia capovolta in prossimità di un lieve avvallamento del manto stradale. Poco chiara la dinamica dell’incidente, ma di certo nessuna misura di sicurezza avrebbe potuto evitare o attutire il colpo. Solo per caso la signora F.B. non ha riportato ferite.
Strade a tratti prive di guardrail e in stato di abbandono sono ormai pane quotidiano. Il vecchio tracciato Gagliano-Agira non viene ripristinato in attesa di riaprire il nuovo tratto di strada più agevole, con un ponte eternamente in costruzione. Il risultato è che, dopo sei anni, la nuova strada non viene ancora aperta al transito dei veicoli perché i lavori non accennano a ripartire e la vecchia strada, quotidianamente percorsa e usurata, diventa sempre più vecchia. Nel frattempo, anche il nuovo percorso comincia a diventare vetusto perché privo di manutenzione.
Valentina La Ferrera