Stabilizzazione precari. Cisl Enna respinge accuse di Cgil e Uil

Dalia Nino“Apprendiamo con rammarico le lagnanze formulate in modo del tutto gratuito dalle consorelle della C.G.I.L.F.P. e dalla U.I.L. F.P.L. circa l’attività sulla stabilizzazione dei lavoratori precari negli Enti attraverso la firma di un protocollo d’intesa con i Sindaci di tutti i Comuni della Provincia di Enna che la C.I.S.L. F.P. sta firmando dopo l’incontro del 10 marzo tenutosi alla Sala Cerere a Enna alla presenza dell’Assessore Regionale alla Funzione Pubblica Patrizia Valenti” così inizia la nota del segretario territoriale della CISL FP ennese, Antonino D’Alia.
“Dopo più di un ventennio di precariato di questi lavoratori e in un momento difficile sotto il profilo di una forte crisi economica finanziaria che vede sempre più a rischio la perdita del lavoro a tutti i livelli e proprio in questa grande difficoltà che la CISL FP e i Sindaci attraverso il protocollo d’intesa assumono un impegno ad avviare il processo di stabilizzazione, diventano ingenerosi gli attacchi a chi consci della problematica vuole incominciare a fare quanto possibile. Per amor di chiarezza e verità, l’iniziativa della Cisl e della Cisl Fp in merito alla stabilizzazione dei precari , con la proposta alle amministrazioni comunali di un “protocollo” specifico, scaturisce dall’esigenza di individuare uno strumento per creare nuovi spazi di lavoro per i precari, per razionalizzare i costi, ristrutturare la spesa e riqualificare i servizi negli EE.LL. Ciò denota da parte della C.G.I.L. e della U.I.L. la non conoscenza del protocollo che i Sindaci stano firmando in quanto al punto dodici del documento viene richiesto il tavolo negoziale fra i Sindacati.
Si legge dal documento di stampa che viene citata la Legge Regionale n°5 del 28 gennaio 2014, viene da chiedersi cosa hanno fatto le nostre consorelle dal 28 gennaio ad oggi ? tranne l’art. apparso sulla stampa del 02 aprile?
I rappresentanti della Fp Cgil e Uil Fpl , dovrebbero invece interrogarsi, su come stanno operando in concreto, per proporre e dare una mano alla risoluzione del problema.
Invitiamo le nostre consorelle a fare proprio il documento che stiamo sottoscrivendo con grande responsabilità con i Sindaci al fine di aiutare il processo di stabilizzazione.
Ai Sindaci diciamo, che le iniziative, intraprese o da intraprendere, debbono avere l’obiettivo primario di salvaguardare i livelli occupazionali e di individuare il confronto, con tutti i soggetti interessati, quale strumento strategico di partecipazione, al fine di raggiungere accordi finalizzati a determinare condizioni, modalità e percorsi per addivenire alla stabilizzazione di tutto il personale precario.
Non abbiamo tempo per rincorrere farneticazioni mentali e lasciamo agli altri il tempo per farle”.


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