Troina. Ignoti hanno divelto e portato via la cassetta delle offerte vicino la statua di san Pio

Troina San PioTroina. Ignoti hanno divelto e portato via la cassetta delle offerte collocata vicino la statua di san Pio nella villetta di via Cristoforo Colombo, nel quartiere san Michele, di fronte al campetto di tennis e al plesso della scuola primaria. E’ accaduto l’altro ieri notte. Ad accorgersi per primo che la cassetta non c’era più è stato Silvestro Allegra, uno degli animatori del gruppo di preghiera del santo di Pietrelcina. Non è stata la prima volta che ignoti hanno rubato i soldi raccolti nelle cassetta delle offerte. Le altre volte i ladri sono riusciti ad aprire la cassetta forzandola ed hanno preso i soldi. Ieri notte ci hanno provato ad aprirla, come fa sospettare la chiave che hanno abbandonato o dimenticato di portare via perché avevano fretta di scappare, ma non ci sono riusciti. Non hanno desistito però. Non potendo perdere tempo a provare ad aprirla, si sono dati da fare con subbia e mazzuolo per rimuovere la cassetta e se la sona porta via per poterla aprire in un posto più sicuro dove nessuno poteva sentirli o vedere. “Non raccoglievamo molti soldi”, ci ha detto Silvestro Allegra mentre ci faceva vedere il piccolo cumulo di mattoni dove una volta c’era la cassetta delle offerte. Due componenti del gruppo di preghiera che hanno del gruppo che hanno le chiavi andavano, ogni due mesi, a prelevare dalla cassetta i 30 euro circa offerti dai fedeli che si recano in questo angolino della villetta di via Cristoforo Colombo per pregare il santo al quale sono devoti. Ma non è tanto la somma di così modesto importo a turbare il gruppo di preghiera di san Pio, quanto il gesto irriguardoso nei confronti dei loro sentimenti religiosi. E’ proprio il caso di dire che non c’è più religione. Purtroppo il furto della cassetta delle offerte a san Pio non è un episodio isolato di piccola criminalità. Di questi episodi piccola criminalità, ma anche di più grande, ne accadono di frequente e non possono essere liquidati come opera di balordi.
Silvano Privitera