Valguarnera. Scippa ultrasettantenne, facendola finire all’ospedale: arrestato minore

carabinieriI Carabinieri della Stazione di Valguarnera, nella tarda serata di sabato, hanno tratto in arresto un minore del luogo, L. C., 17enne, nato ad Enna ma residente a Valguarnera, celibe, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
Il minore è gravemente indiziato di aver commesso una rapina aggravata in danno di un’anziana donna di Valguarnera Caropepe.
Il minorenne voleva forse trascorrere una Pasqua ed una “pasquetta” con qualche soldo in tasca, ma invece gli si sono spalancate le porte dell’istituto penale per minorenni di Caltanissetta.
Sabato pomeriggio è stata una telefonata giunta alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Piazza Armerina a lanciare l’allarme, con una richiesta d’intervento da parte di una donna valguarnerese, P. R., la quale richiedeva il soccorso di una pattuglia in quanto l’anziana madre era appena stata scippata in via Campania.
Immediatamente veniva contattata la pattuglia della Stazione di Valguarnera che, in brevissimi istanti, si portava sul posto. I militari operanti, dopo essersi sincerati delle condizioni di salute dell’anziana signora, P. M. G., 77enne valguarnerese, iniziavano a cristallizzare “a caldo” le sue dichiarazioni. La donna riferiva ai Carabinieri che un giovane l’aveva strattonava due volte, riuscendo a portarle via la borsa dalla mano destra. L’anziana ha anche rischiato di cadere a terra in quei momenti concitati, a causa dello scippo, riuscendo ad aggrapparsi ad un inferriata ed evitando danni fisici molto più gravi. All’interno della borsa la signora vittima della rapina ha raccontato di avere la somma contante di euro 110,00 circa, la carta d’identità, il codice fiscale, la tessera sanitaria, le chiavi di casa, un telefono cellulare, un paio di occhiali da vista ed altri oggetti personali. Importante ai fini dei riscontri d’indagine immediati la descrizione fatta dall’anziana ai carabinieri dello scippatore.
Elementi che hanno subito indirizzato i sospetti dei militari su un giovane, L. C., soggetto già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia e che gli uomini di pattuglia avevano visto qualche ora prima, proprio con indumenti del tutto simili a quelli indicati dalla vittima. Una volta accompagnata la donna in Caserma, i militari dell’Arma hanno iniziato subito a mettersi sulle tracce del minore per le vie cittadine, rintracciandolo circa mezz’ora dopo, presso la propria abitazione dove si era appena recato. All’interno della sua cameretta, nel corso della perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti e sequestrati gli indumenti che il ragazzo indossava quando era stato notato poco prima dai militari.
Nel frattempo, presso gli uffici della Stazione dei Carabinieri di via Angelo Pavone, si recava la signora P. M. G., che sporgeva la denuncia – querela in conseguenza della rapina subita.
Alla donna rapinata venivano mostrati gli indumenti sequestrati al ragazzo e la stessa li riconosceva senza ombra di dubbio come quelli indossati dall’autore della rapina perpetrata ai suoi danni.
Dopo la formalizzazione dell’atto querelatorio la signora, dolorante all’avambraccio destro e con un vistoso ematoma sul dorso della mano destra, veniva accompagnata dalla figlia presso il pronto soccorso dell’Ospedale “Chiello” di Piazza Armerina, dove veniva visitata dai sanitari che le diagnosticavano: “Dolore al polso e all’avambraccio dx con ipovalidità funzionale” con prognosi di gg 4 s.c..
I militari dell’Arma, durante le ricerche di L. C., hanno rinvenuto per le vie cittadine anche la borsa ed il suo contenuto, ad eccezione del denaro, che venivano restituiti, in tarda serata, alla legittima proprietaria.
In considerazione della flagranza del reato, della personalità di L. C., degli indizi gravi – plurimi e concordanti, delle lesioni cagionate alla donna, del rinvenimento del giubbotto e della felpa indossati per compiere il reato – riconosciuti dalla vittima – , L. C. veniva tratto in arresto per il reato rapina aggravata.
Espletate le formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso il carcere minorile di Caltanissetta, a disposizione del sostituto procuratore Antonino Patti, Magistrato di turno alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta.
La banca dati delle forze di Polizia e gli atti in possesso all’Arma di Valguarnera hanno permesso di accertare come sul conto di L. C., anche se ancora minorenne, figurino innumerevoli precedenti di polizia, specificatamente per reati contro il patrimonio, contro la persona, per porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere, nonché violazioni amministrative in materia di sostanze stupefacenti.
In particolare il 30.04.2011, L. C. fu sottoposto a fermo di polizia giudiziaria – poi convalidato dalla Magistratura – per il reato di concorso in furto aggravato in abitazione allorquando, in data 20 Aprile 2011, con un altro minore, aveva asportato la somma contante di trentamila euro dalla casa di un pensionato valguarnerese.