Troina. SS 120: come invogliare i turisti a venire con le strade che somigliano a delle mulattiere?

troina s statale 120Troina. Sul tratto della strada statale 120 dell’Etna e delle Madonie che collega Troina con Cerami, in corrispondenza del ponte in muratura tra i km 127,880 e 127, 933, dal 17 aprile fino al 18 luglio si viaggia a senso unico alternato. Sul ponte sono in corso dei lavori. Nell’annunciare questa limitazione del traffico, l’Anas “raccomanda gli automobilisti prudenza nella guida”. Raccomandare prudenza nella guida è sempre una cosa buona e giusta, ma chi percorre per ragioni diverse quel tratto di 56 km della statale 120 che da Cesarò, passando prima per Troina e dopo per Cerami, conduce a Nicosia, sa per esperienza che deve guidare con prudenza. Per il pessimo stato in cui è tenuto e per il suo tracciato scosceso e pieno di curve, questo tronco della statale 120 riserva insidie e i pericoli che gli automobilisti hanno loro malgrado dovuto imparare a schivare guidando con quella prudenza che l’Anas raccomanda. Su una strada nelle condizioni di quelle in cui si ritrova la statale 120, i tempi di percorrenza non sono brevi. Per raggiungere Nicosia muovendosi in auto da Troina non ci si mette meno di mezz’ora. Eppure questi due paesi distano appena 33 km! Non sono mancate in passato manifestazioni popolari ed iniziative istituzionali per chiedere all’Anas di intervenire per migliorare la viabilità su questa strada che mette in collegamento i quattro parchi naturali della Sicilia: il parco fluviale dell’Alcantara e quelli dell’Etna, Nebrodi e Madonie. Non hanno sortito alcun effetto apprezzabile questi tentativi di spingere l’Anas a fare qualcosa per rendere più agevole e veloce viaggiare in auto su questa importante arteria. Se la statale 120 è quella che è, non è che stiano tanto bene le altre strade, come la statale 575 Troina-Ponte Maccarrone e la provinciale Troina-Gagliano Agira. Sentiamo spesso esaltare questo patrimonio naturalistico rappresentato dai quattro parchi siciliani, in particolare di quello dei Nebrodi di cui fanno parte Troina e Cerami, che potenzialmente sono dei formidabili attrattori dei flussi turistici che prediligono i paesaggi, le montagne e la buona cucina tradizionale. Ma come si fa ad invogliare questi turisti a venire da queste parti con le strade che somigliano a delle mulattiere? Ripeterci di continuo quanto belli siano i Nebrodi e che stiamo chiedendo all’Unesco di inserirli nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità, non serve se non ci sono buone strade.
Silvano Privitera