Troina. Si è svolto sabato sera, nella sala Paolo VI dell’ex convento delle suore francescane del Carmine, il concerto del giovane pianista catanese Gabriele Casella (26 anni) nell’ambito del ciclo di manifestazioni “Echi normanni” organizzato dall’Accademia musicale Federico II di Troina. Il prossimo appuntamento è per sabato 10 maggio, alle ore 19.30, sempre nella sala Paolo VI, con la pianista Ivana Bordonaro. Com’è stato per concerto del pianista Casella, anche per il concerto della pianista Bordonaro l’ingresso sarà libero. Il pubblico ha molto apprezzato il concerto di Casella che ha suonato musiche di: Ludwig Van Beethoven (Sonata in fa maggiore, op. 10 n. 2), Fryderyk Chopin (Due Notturni, op. 48), Franz Liszt (Parafrasi da concerto sul Rigoletto S. 134), Bèla Bàrtok (Mit Trommeln und Pfeifen da Im Freien, Sz 81) e Sergei Prokofiev (Sonata n. 3 in la minore, op. 23). Prima dell’esecuzione del concerto, il maestro Luigi Casabona, direttore dell’Accademia musicale Federico II, ha fatto gli onori di casa presentando il pianista Gabriele Casella. Il giovane musicista catanese ha conseguito il diploma di pianoforte con il massimo dei voti presso l’Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania dove si è anche laureato in discipline musicali. Casella è un pianista di talento, come dimostrano la sua brillante carriera scolastica, nel corso della quale ha avuto docenti dello spessore di Georgy Mundrov, Violetta Egorova, Roberto Prosseda, Piero Rattalino e Leslie Howard, e i prestigiosi premi che ha ottenuto. In alcuni concorsi ha addirittura conseguito il primo premio (concorsi “A. Pulvirenti” di Comiso e “Giuseppe Ierna” di Floridia e concorso internazionale “Lucio Stefano D’Agata” di Acireale). Ad ulteriore conferma del talento del pianista Casella, c’è da ricordare il fatto che nel 2010 l’Istituto musicale Vincenzo Bellini e la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Catania hanno pensato a lui per l’esecuzione di opere di Fryderyk Chopin in occasione della celebrazione del 200° anniversario della nascita del grande musicista polacco.
Silvano Privitera