Calascibetta. Lite feroce tra presidente associazione “Hisn Al Giran” ed assessore ai beni culturali

Cucci GianfrancesciLunedì di Pasqua rovente nei pressi del sito archeologico di contrada Canalotto in territorio di Calascibetta. Le tensioni che si registrano in senso al consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione si sono scaricate proprio nel campo della cultura. Nelle vicinanze dell’ingresso al sito archeologico il presidente dell’Associaizone “Hisn Al Giran”, Gianluca Rosso, nipote del consigliere comunale Salvatore Rosso è entrato in contrasto con l’assessore ai beni culturali Marcella Gianfranceschi. L’Associazione ha avuto la concessione per il sito sia dall’Azienda Forestale che dal comune nel 2012. L’assessore, che stava controllando i siti visitabili in quel giorno (Realmese e Canalotto) chiedeva spiegazioni perché al cancello per l’ingresso delle auto fosse stato messo un catenaccio diverso da quello stabilito sia dall’Azienda Forestale che dal Comune visto che il sito archeologico è preceduto da un terreno che è di proprietà dell’Azienda Forestale. Da qui nasceva una lite verbale che, secondo i due interessati sfociava in un’aggressione. Gianluca Rosso sostiene che l’assessore ed il coniuge, entrati dall’ingresso pedonale, lo aggredivano fisicamente, provocandogli delle ferite lacero contuse, quindi si allontanavano continuando a minacciare: Il giovane Gianluca Rosso ricorreva alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I, facendosi repertare. L’assessore Marcella Gianfranceschi sostiene che ad essere aggredita è stata lei, e che tutto questo nasce da una precisa strumentalizzazione a livello politico. “Sono rimasta colpita da questa vicenda – dichiara Marcella Gianfranceschi – e non è la prima volta che questo succede. Dimostrerò che tutto quello che dice il signor Rosso è falso, e sicuramente cercherò di tutelarmi. Ho subito più volte questo tipo di aggressione. Probabilmente il mio lavoro sta colpendo interessi molto più forti di quelli che sembrano. Non si può trattare un bene pubblico, importante per Calascibetta come il sito di Canalotto, per uso privato. Sto cercando di difendere la mia vita professionale e politica. Ho subito diverse intimidazioni”. Il sindaco Carmelo Cucci sottolinea che “non c’è stata alcuna aggressione, ma un eccesso di scontro verbale. L’assessore gode la fiducia mia e di tutto il gruppo, sta lavorando bene e l’opposizione non può creare continue difficoltà all’attività amministrativa dell’amministrazione e già sono avvenuti altri episodi similari come quello relativo al centro anziani”. Intanto i consiglieri di opposizione al comune di Calascibetta hanno condannato la violenza verbale e fisica dell’assessore e con un documento ufficiale hanno chiesto la convocazione straordinaria del consiglio comunale per discutere sui fatti incresciosi accaduti. Hanno chiesto le dimissioni immediate dell’assessore Gianfranceschi o la revoca dall’incarico da parte del sindaco Carmelo Cucci. Un episodio sicuramente brutto, inqualificabile,la dialettica politica non può arrivare ad atti di violenza che sono ingiustificabili.