Aidone. Franca Ciantia: la mia campagna elettorale

Aidone ciantia donne (2)Aidone. Sto vivendo la campagna elettorale come una full immersion nella realtà aidonese. Dopo la presentazione di candidature e programma che ha riscosso un grande successo di pubblico, ho voluto dare spazio alla componente femminile dell’elettorato e della lista di candidati in un incontro, “Da donne a donne”, ospitato presso la Fondazione Marida Correnti per gentile concessione della signora Angela Raffiotta Correnti. Ci siamo confrontati sul ruolo della donna per la crescita e lo sviluppo culturale ed economico di Aidone, l‘iniziativa ha riscosso un successo tale che ne è stata chiesta la replica per approfondire i temi che sono emersi e proporne di altri, l’appuntamento è stato fissato a mercoledì 14 maggio, stesso posto stessa ora. Domenica 18, alle 20 terremo il nostro primo comizio in piazza Cordova.
Stiamo usando al meglio le nuove tecnologie e i social media, che permettono una grande visibilità a costo zero, ma soprattutto danno la possibilità di interagire con tutti, pronti, come siamo, ad accogliere le critiche ma soprattutto i contributi costruttivi. Aidone ciantia donneD’altra parte lo stesso programma è il prodotto dell’osservazione attenta della realtà e dell’apporto di quanti hanno voluto partecipare alla sua redazione e resta un programma aperto alle istanze e ai contributi di tutti.
Ma l’esperienza più coinvolgente è il porta a porta, l’incontro con la gente, tutta la gente, soprattutto quella che non andrà mai a vedere un comizio, né ha la possibilità di incontrarsi su Facebook, ma spesso addirittura non può muoversi da casa. E’ un incontro forte, a volte un pugno allo stomaco che non ti fa dormire la notte, la consapevolezza che c’è molto da fare per venire incontro a chi soffre, a chi è rimasto solo, ma anche per dare parola a quanti si sentono ai margini o non sono abituati a sgomitare per fare sentire la propria voce e avanzare le proprie legittime richieste. Aidone ciantia donne (3)Spesso le richieste che avanzano riguardano piccolissimi problemi che avrebbero potuto essere risolti solo con l’ascolto e con un minimo impegno e viene da chiedersi perché l’amministrazione uscente non abbia sentito l’esigenza di mettersi al servizio di questi cittadini e non abbia ritenuto di dover richiamare gli stessi amministratori e i dipendenti a onorare la ragione stessa del loro esistere che non è quella di gestire un potere ma di dare un servizio.
Altre volte i problemi di cui ci si vede investiti sono molto gravi, e, anche se oramai tutti abbiamo capito che non esiste la bacchetta magica e che non si possono fare i miracoli, tuttavia percepisci che nella nuova amministrazione vengono riposte grandissime aspettative; l’inevitabile scetticismo si alterna con la speranza che qualcosa possa veramente cambiare solo che gli amministratori comincino finalmente ad operare per il bene del paese e dei suoi abitanti e non, come sempre accade, per arrecare vantaggi alla propria parte, alla propria famiglia, ai propri sodali e a agli amici degli amici.
Franca Ciantia