Il MUOS e la guerra entrano in campagna elettorale

candidatiErano presenti soprattutto esponenti della società civile e di associazioni al dibattito organizzato lunedì 12 maggio 2014, presso la Casa della Cultura a Piazza Armerina, dal Comitato Mamme No MUOS di Niscemi e dal Comitato No MUOS della città dei mosaici. Esposte per l’occasione le tele dell’artista niscemese Eleonora Pedilarco che sta riscuotendo un grande successo per il suo impegno artistico legato anche a temi sociali. Il sindaco, Filippo Miroddi, ha salutato gli ospiti. Il tema dibattuto è stato “Muos, razzismo e guerra… ci vuole coraggio”: presenti, sei candidati alle Europee invitati a discutere in merito alle questioni riguardanti la presenza militare nei territori e l’installazione del MUOS (Mobyl User Objective System) da parte della Marina USA nel Centro della Sicilia, nella sughereta nei pressi di Niscemi. “I candidati che hanno accolto l’invito sono stati Antonio Mazzeo, lista Tsipras, da sempre impegnato nella lotta alla mafia, alla guerra e agli strumenti di morte come il MUOS, – afferma una mamma No MUOS – Fabio Granata, candidato nella lista Green Italia-Verdi Europei, già assessore regionale, e quattro candidati del Movimento Cinque Stelle, Antonio Zanotto, Paola Sobbrio, Maria Sajia e Antonella Di Prima. L’occasione è stata propizia per chiedere ai candidati di impegnarsi a livello europeo per difendere la salute, la pace, la sovranità e l’ambiente, messi in forte pericolo dagli impianti, dalle basi e dalla presenza militare nella nostra isola, colpita, nello stesso tempo, da una crisi economica e sociale forse irreversibile e dall’emigrazione dei giovani”. Le mamme di Niscemi hanno portato la loro testimonianza raccontando la lotta che le ha viste impegnate in prima persona anche a caro prezzo: non sono mancati gli accenni alla repressione che le ha colpite in parecchie occasioni “come è successo ad altri attivisti, colpevoli di non abbandonare la resistenza contro le logiche di guerra, tra la disinformazione scelta come arma e la collusione dei politici al potere”, sottolinea un attivista di Piazza Armerina. I candidati hanno risposto illustrando le loro posizioni sui temi al centro del dibattito e, pur nella diversità di vedute, hanno affermato di condividere la battaglia contro il MUOS. Non presenti i candidati del PD e delle altre forze di governo. “Assenza ingiustificata in un confronto pubblico anche se ampiamente prevedibile”, hanno commentato gli organizzatori.