Assoconsumatori. Acqua: richiesta di un nuovo deposito cauzionale è improponibile!

bolletta acquaEnna. Le società civili si basano sul rispetto di regole a cui tutti debbono sottostare, altrimenti è il caos. Noi rischiamo il caos e la colpa è determinata dai potentati economici che pur di far cassa non rispettano le leggi ma cercano con interpretazioni arbitrarie di portare “acqua” alle proprie tasche. Il caso del deposito cauzionale richiesto da Acquaenna è l’esempio di una cattiva interpretazione delle norme finalizzata ad ottenere l’introito di circa € 2.500.000,00 richiedendo un balzello di € 25,00 da ogni contribuente della provincia. Assoconsumatori intende sensibilizzare le istituzioni affinché vi sia una corretta interpretazione delle norme. La legge n.36/1994 (Legge Galli) detta disposizioni in materia di risorse idriche e all’art. 12 c.2 così recita: “ Le immobilizzazioni, le attività e le passività relative ai servizi di cui all’art. 4,c.1,lett.f, ivi compresi gli oneri relativi all’ammortamento dei mutui, sono trasferite al soggetto gestore del servizio idrico integrato”. Come se non bastasse nella convenzione stipulata tra il gestore Acquaenna ed il consorzio idrico ATO n. 5 di Enna all’art. 8 c. 2 si legge: “…il Gestore assume tutte le obbligazioni contratte per la gestione dei servizi dagli Enti locali ovvero da chi erogava in precedenza il servizio, ora affidato al Gestore, subentrando nelle medesime obbligazioni tra i soggetti suddetti ed i terzi,…”. Si appalesa che Acquaenna subentrando nella gestione del servizio idrico integrato si assumeva tutte le obbligazioni pregresse. La richiesta di deposito cauzionale di € 25,00 può essere richiesta all’atto di un nuovo e non certo per i vecchi contratti. In modo particolare per quanto attiene i contribuenti di Enna, questi hanno pagato il deposito cauzionale all’ASEN partecipata del Comune di Enna, quindi, risulta essere illegittimo un nuovo pagamento per la stessa motivazione. Doveva essere il comune di Enna che all’atto del subentro tra ASEN ed Acquaenna, in data 1.8.2006, avrebbe dovuto stornare il deposito cauzionale che nei fatti doveva essere accantonato al nuovo gestore Acquaenna. Risulta improponibile l’eventuale richiesta del cittadino della restituzione del deposito cauzionale perché nei fatti i contribuenti non hanno mai firmato un nuovo contratto ed essendo ancora in vita il vecchio contratto stipulato con il comune o con chi ne gestiva il servizio idrico. Assoconsumatori sostenendo il dovere del pagamento dei servizi, non accetta una arbitraria interpretazione delle norme ed invita le istituzioni a vigilare sulla corretta interpretazione ed applicazione delle stesse. L’associazione in difesa dei cittadini inizierà nella settimana entrante una raccolta firma in tutti i comuni della provincia chiedendo il rispetto delle leggi ed eventualmente presentando un esposto alle autorità preposte perché non possiamo subire continue vessazioni.
Responsabile Assoconsumatori Pippo Bruno


comunicato stampa