ASP ENNA. Commissario: superato il rischio chiusura del Chiello e del Branciforte

giuseppe termineIl Commissario Straordinario dell’ASP di Enna, dott Giuseppe Termine, comunica quanto segue:

“La prospettiva della chiusura dei piccoli presidi ospedalieri con il numero di posti letto inferiore a 60, prevista nell’accordo in discussione fra Stato e Regioni, non riguarda né il Chiello di Piazza Armerina né il Ferro Branciforte Capra di Leonforte. Questa Direzione, infatti, ha superato da tempo il problema della chiusura proponendo la trasformazione, a fini funzionali, dei quattro presidi dell’ASP di Enna in Ospedali Riuniti: Distretto ospedaliero Enna1, Enna-Piazza Armerina, con in totale 350 posti letto, e Distretto Ospedaliero Enna2 Nicosia-Leonforte per un totale di 232 posti letto. L’Assessorato Regionale della Salute ha, pertanto, riorganizzato la rete ospedaliera prevedendo la formula Ospedali Riuniti e superando, di fatto, il rischio chiusura del Chiello e del Branciforte Capra. Ricordo a tutti che l’Assessore alla Salute, dott.ssa Lucia Borsellino, assieme al Presidente della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari, on. Giuseppe Digiacomo, nell’incontro del 4 febbraio 2014 presso la Sala delle Luci del Comune di Piazza Armerina, alla presenza di numerosi cittadini e rappresentanti politici, espose la riorganizzazione della rete ospedaliera illustrando la formula degli Ospedali Riuniti, fugando, pertanto, ogni dubbio in merito alla chiusura del Chiello. Si chiede, pertanto, di conoscere in quali documenti dell’ASP di Enna il Circolo PD di Piazza Armerina ravvede la proposta di chiusura del Chiello, anche in considerazione che la riorganizzazione della rete ospedaliera è di competenza esclusiva della Regione.
Infine, il sottoscritto rende noto di avere già interloquito con il rappresentante del Comitato Pro Chiello, signora Rosa Rovetto, che, sulla base dei fatti oggettivi e di quanto discusso, ha evidenziato di non ravvedere pericoli di chiusura”.
Il dott. Giuseppe Termine, riservandosi ulteriori comunicazioni, ribadisce che le notizie di chiusura sono infondate e possono creare allarmismi ingiustificati.