Catenanuova. Sulla gestione rifiuti forze politiche, cittadini e associazioni favorevoli ad indire gara pubblica

catenanuova INCONTRO rifiutiCon la nascita delle SRR (società regolamentazione rifiuti) e la convenzione fra Catenanuova, Centuripe, Regalbuto per la nascita degli Aro, nasce un nuovo modo di gestire il settore. I cittadini, sperano che l’Aro non sia una nuova piccola Ato, che in provincia di Enna ha creato un buco di 100 milioni di euro.I tre sindaci, Aldo Biondi (Catenanuova) Nino Biondi (Centuripe ) Francesco Bivona (Regalbuto) quali soci, sono ora in dirittura d’arrivo per scegliere il tipo di affidamento del servizio di gestione, se in forma “ in house” oppure tramite bando di gara a evidenza pubblica.La scelta dei tre sindaci sembra propendere verso l’affidamento “in house”, che però non è di gradimento da parte dei catenanuovesi. Con la gara d’appalto, l’impresa sarà maggiormente controllata, così come il personale subordinato al servizio e l’utilizzo dei mezzi e tanti altri fattori connesi. Una posizione divergente che ha aperto un dibattito interno alle associazioni, ai partiti, usciti all’esterno con una posizione univoca, manifestata ieri sera in piazza Marconi alle ore 21.00, come fautori di una linea che porta alla gara d’appalto ad evidenza pubblica. Tavolo di concertazione, dunque eterogeneo, con gl’interventi di Gaetano Bartolotta, Antonella Passero, Pino Castelli, Paolo Guagliardo di Rinascita per Catenanuova e componenti di minoranza in consiglio comunale, Carmelo Di Marco del comitato per i cittadini, e poi la condivisione della linea da parte del Presidente del consiglio comunale, Prospero Castiglione, del segretario del Pd Gaetano Gagliano, del capogruppo di maggioranza Rita Papa e di diversi esponenti politici solidali. Un susseguirsi di dichiarazioni convergenti, ma è stato apprezzato anche l’invito dei relatori a creare da subito uno staff di tecnici competenti, per studiare un piano d’intervento e consentire la scelta di una opzione preveda un sostanziale risparmio sulle bollette a favore dei cittadini. Il nodo da sciogliere, quello di fare chiarezza sull’effettivo numero di abitanti di Catenanuova nell’ultimo censimento, che se al di sotto dei 5mila, dovrà necessariamente andare ad una forma consociata, fattore cui non dovranno certo sottostare Centuripe e Regalbuto al di sopra di questo limite. Una scelta di autogestione per Catenanuova, porterebbe ad un risparmio per in bolletta per i cittadini e sono davvero in tanti a crederci.

Carmelo Di Marco