I Cento anni del Coni e il ricordo di Sara Simeoni ad Enna

100-anni-del-coniSoni state due giornate intense quelle vissute dai dirigenti del Coni di tutta Italia il 9 e 10 giugno, quando sono stati celebrati i 100 anni del Coni alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili e militari, con in testa il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e i vertici del CIO, dal Presidente Thomas Bach, ai membri italiani tra cui gli ex Presidenti del Coni Franco Carraro e Mario Pescante. Tutto si è svolto all’insegna della esaltazione dei valori dello sport, quello vero, quello fatto di sacrificio e di grandi prestazioni. Il Presidente Giovanni Malagò ha parlato della organizzazione sportiva, che ha la farza di muovere oltre dodici milioni di tesserati e decine di migliaia di società sportive ed ha, anche ricordato le centinaia di medaglie olimpiche conquistate, moltissime delle quali erano presenti all’incontro con le Istituzioni ed alla serata finale che è stata trasmessa in diretta Rai. Tra i medaglisti presenti Alberto Tomba e Sara Simeoni, che sono stati eletti tramite il voto degli atleti olimpionici italiani ed un “referendum” sui principali quotidiani sportivi, gli atleti più rappresentativi del centenario. “E’ stata una “due giorni” veramente emozionante e ricca di contenuti – ha dichiarato Roberto Pregadio, delegato provinciale del Coni – tra i vari impegni anche una riunione della Consulta dei Delegati Provinciali e Presidenti Regionali Coni, durante la quale i membri di Giunta Sturani e Talento, insieme a Cecilia D’Angelo, nuova dirigente del servizio, che cura i rapporti con gli stessi Presidenti e Delegati, hanno parlato dei programmi futuri e dell’attenzione che il Coni di Gioanni Malagò pone nei confronti del territorio. Particolare importante Roberto Pregadio ha parlato parecchio con Sara Simeoni che ricorda con affetto il campo di atletica di Enna, dove si è allenata per quasi una settimana, dove ha conquistato il titolo italiano Libertas di salto in alto, dove ha sfiorato il record italiano, che allora era di metri 1,88, e dove giudice arbitro della manifestazione era Tino Pregadio, a cui è intestato il campo di atletica di Enna.