Presentata mozione di sfiducia al sindaco di Caltagirone

comune caltagironeCaltagirone. La seduta del Consiglio comunale di ieri sera è stata caratterizzata, all’inizio, dalla presentazione della mozione di sfiducia al sindaco da parte di 15 dei 30 consiglieri che compongono l’assise. Sono, in ordine alfabetico: Santo “Andrea” Bizzini, Paolo Crispino, Luca De Caro, Sergio Domenica, Luigi Failla, Salvatore Falcone, Giovanni Garofalo, Michelangelo Lirosi, Gemma Marino, Franco Pace, Fortunato Parisi, Salvatore Raccuglia, Fabio Roccuzzo, Alfredo Scozzarella e Salvatore Tasca. I 15 sottolineano che “il programma amministrativo e il patto con la città, da parte del sindaco, è stato disatteso per la quasi totalità dei punti”, aggiungendo che “i segni di questa inefficienza sono visibili nel discredito che i cittadini manifestano nei confronti dell’Amministrazione e, da ultimo, nella campagna di raccolta di firme a sostegno di questa nostra iniziativa”. Secondo i 15 firmatari, “le gravi inadempienze dell’Amministrazione sono state appurate dal ministro degli Interni in sede di presentazione del bilancio riequilibrato. Inoltre, nonostante i precisi impegni da assumere a seguito del dissesto, si continuano a erogare sevizi con spese che il Comune non può sostenere. Ogni attività economico – finanziaria è bloccata e l’erogazione di alcuni servizi indispensabili avviene per l’alto senso di responsabilità di alcune imprese”. Nel documento si stigmatizzano “il grave disagio economico – sociale in cui versa la città e che si esprime in occasione di ogni seduta consiliare, lo stato di immobilismo e di impotenza che trascinano Caltagirone verso un’inutile agonia”, addebitati “alla carenza di iniziativa politica e programmatica dell’esecutivo”, e si evidenzia “la circostanza che la Giunta non ha più una maggioranza consiliare, come dimostrato dalla ripetuta mancanza del numero legale di 16 sedute in più sedute d’aula”.
I 15 sottoscrittori, nell’addurre una serie di motivazioni (relative a questioni di carattere amministrativo, “come la nomina di ben 18 assessori”, e alla condizione economico – finanziaria dell’ente) a sostegno della proposta, concludono accusando il sindaco di “incongruenza e inadeguatezza” e rilevando l’esigenza di “fare chiarezza su chi sostiene questa Amministrazione e deve, quindi, assumersi piena responsabilità dei risultati da essa prodotti, e coloro che, invece, reputano necessario interrompere immediatamente questa fallimentare esperienza amministrativa ricostruendo nuove prospettive di sviluppo per la nostra città”.

Il sindaco Bonanno sulla mozione di sfiducia presentata in Consiglio
“E’ solo un atto politico e strumentale, che non mira a fare gli interessi della città, ma a speculare sui bisogni della gente e sulle emergenze del Paese – Italia e della nostra comunità. E sorprende il fatto che questa iniziativa provenga soprattutto da quei partiti e movimenti che hanno governato Caltagirone negli anni trascorsi, conducendola in una situazione di grave crisi finanziaria, con debiti accertati da organi statali per oltre 52 milioni di euro”.
Il sindaco di Caltagirone Nicola Bonanno replica così alla mozione di sfiducia presentata, ieri sera, da 15 consiglieri comunali.
“Le argomentazioni addotte – afferma il primo cittadino – sono talmente generiche e comuni a tutte le municipalità italiane, che in questo modo, oggi, ottomila sindaci potrebbero subire un’identica mozione di sfiducia con le stesse motivazioni, riconducibili a una crisi nazionale senza precedenti. Certo, se avessimo ereditato una situazione finanziaria equilibrata, oggi avremmo potuto dare risposte di un altro tenore alla nostra comunità. Nonostante ciò e nonostante le innumerevoli difficoltà, abbiamo azzerato il debito di oltre 10 milioni di euro con la tesoreria e stiamo ricostituendo, con i bilanci odierni, le somme stornate dalle precedenti amministrazioni dai fondi vincolati.
Siamo certi – prosegue il sindaco – che l’azione già intrapresa con determinazione potrà dare i frutti auspicati in termini di risanamento e di ripresa economica di Caltagirone. Piuttosto che la mozione di sfiducia, avrei preferito un’ampia e concreta disponibilità a collaborare, come da me più volte richiesto e auspicato anche adesso. Mi auguro che la mozione in questione venga trattata al più presto in modo che non solo la Giunta, ma l’intera città, possa mettersi alle spalle questa fase controproducente per le proprie prospettive di crescita e guardare avanti, al futuro da costruire e agli importanti obiettivi di crescita da centrare, primo fra tutti, in ordine di tempo, quello legato alla costituzione di un nuovo libero consorzio fra i Comuni, a cui l’Amministrazione sta lavorando con decisione.
Si tratta di un significativo risultato – conclude Bonanno – che può essere raggiunto soltanto unendo le forze e non certo sprecando tempo e risorse con strumentali iniziative come questa mozione”.