Rifiuti. Discarica Motta Sant’Anastasia, utilizzata dai comuni ennesi, ma mancano i soldi

rifiuti pallaEnna. La ditta Oikos, che gestisce la discarica di Motta Sant’Anastasia, in contrada Tiritì, è scesa a più miti consigli nei confronti dei comuni ennesi, che sono costretti ad abbancare i proprio rifiuti in quella discarica, in quanto quella di Cozzo Vuturo è chiusa da quasi due anni ed allo stato attuale non si riescono ad intravede degli sbocchi concreti sulla situazione. Una situazione che sta costando parecchio ai comuni della provincia di Enna, tranne a quelli che stanno effettuando una raccolta differenziata notevole. La ditta Oikos ha assunto la decisione di bloccare l’abbancamento dei rifiuti a quei comuni che non pagano, e tra quelli più debitori c’è Centuripe, e, quindi hanno chiesto il saldo delle spettanze se vogliono continuare ad utilizzare la discarica di Motta Sant’Anastasia. Non c’è dubbio che parecchi comuni si trovano in difficoltà finanziarie perché l’abbancamento fuori provincia sta costando parecchio ed in qualche caso sta prosciugando le casse comunali. A questo punto bisogna spingere al massimo perché si torni ad utilizzare la discarica di Cozzo Vuturo e bisogna farlo con forza nei confronti del Dipartimento regionale rifiuti, diretto dall’ingegnere Marco Lupo, che dovrebbe autorizzare la vasca B1, la vecchia discarica in attesa che vengano completati i lavori della nuova vasca. In questa vicenda non c’è stata la volontà necessaria ad riaprire Cozzo Vuturo, tutti i sindaci si sono adagiati ella soluzione delle discariche fuori provincia, ma questo ha significato un costo notevole per ogni comune ed ora si incominciano a subire gli effetti negativi a livello finanziario. L’intervento del presidente della commissione di liquidazione dell’Ato Rifiuti, Antonino Di Mauro, e di qualche sindaco ha consentito una “rivisitazione” dell’atteggiamento della ditta Oikos, che ha dato ulteriore tempo a quei comuni che sono debitori di somme notevoli per l’abbancamento dei rifiuti, ma il problema, se la situazione non viene modificata, tra qualche mese ritornerà ad essere attuale e quindi la ditta potrebbe nuovamente bloccare l’abbancamento dei rifiuti solidi urbani da parte di quei comuni inadempienti a livello finanziario.