Enna. Lettera appello dei 72 lavoratori (licenziati) della Multiservizi

Enna Multiservizi 7apr2014Enna. L’hanno chiamata “lettera-appello per il lavoro” e l’hanno inviata alle più alte cariche dello Stato e della Regione i 72 lavoratori della Multiservizi, che stanno ricevendo le lettere di licenziamento dal commissario liquidatore. “Noi sottoscritti lavoratoridella Multiservizi srl di Enna, o meglio ex lavoratori – scrivono – abbiamo ricevuto dalla società in questi giorni le lettere di licenziamento. Non credevamo che ciò potesse mai accadere! Dopo 26 anni di lavoro per lo svolgimento di importanti servizi per la provincia di Enna, quali la manutenzione delle strade, la manutenzione delle scuole, la protezione civile, la vigilanza venatoria, dopo essere stati messi in cassa integrazione ci troviamo senza un lavoro e senza alcuna prospettiva di nuovo inserimento nel mondo del lavoro”.
“Siamo quasi tutti appartenenti a famiglie monoreddito – proseguono – con moglie e figli minorenni a carico, e abbiamo sempre lavorato onestamente e vorremmo continuare a farlo. Vogliamo garantire un futuro ai nostri figli con il nostro lavoro! Abbiamo parlato con tutti, abbiamo scritto, abbiamo chiesto solo di poter lavorare. Per questo facciamo un ultimo appello a tutte le Autorità, perché ci aiutino concretamente a trovare una soluzione immediata. Abbiamo dato la disponibilità a essere impegnati in attività socialmente utili a favore dei comuni, siamo disponibili a fare qualsiasi impiego pur di lavorare. In questi giorni il Governo regionale sta prevedendo incentivi e forme di aiuto per i lavoratori ex Pip. Perché noi non veniamo presi in considerazione? Perché non possono fare qualcosa per inserirci nel pacchetto di misure contro la povertà e per favorire l’inclusione sociale o nelle liste del RMI?”
“Facciamo appello al Presidente Crocetta perché non si dimentichi di 72 lavoratori e delle loro famiglie. Il governo regionale sta pensando di istituire l’albo unico dei dipendenti delle società partecipate in liquidazione. Perché non si pensa di inserirci in questo Albo ed utilizzarci in utili attività lavorative per i comuni e per i cittadini? Facciamo appello ai nostri deputati regionali, al di là del colore politico, affinché presentino subito una legge per il nostro reinserimento lavorativo. Perché il Governo Nazionale, considerata la grave crisi economica di tutta la provincia di Enna, e considerato che 72 famiglie ad Enna sono come 10 mila in Lombardia, non autorizza il Governo Regionale a concedere una ulteriore proroga alla CIG? Facciamo appello alla nostra deputazione nazionale per sensibilizzare concretamente a Roma il Governo Nazionale e presentare una legge per la deroga alla CIG. Facciamo appello ai Sindaci di tutti i comuni dove siamo residenti perché ci aiutino ad organizzare una grossa manifestazione e ci aiutino a sostenere il nostro diritto al lavoro. Le soluzioni ci sono! Basta volerlo. “E’ per questo – concludono – facciamo appello a tutte le Autorità affinché si possa trovare, per legge, una soluzione per 72 famiglie appartenenti a tutti i comuni dell’ennese, per poter dare a noi e ai nostri figli una speranza, e per poter uscire dalla disperazione della consapevolezza di non avere un futuro”.