Liberi Consorzi Comuni: cittadini esclusi da “realpolitik occulta”

realpolitikQuelle che verranno saranno le giornate decisive per la costituzione dei liberi consorzi dei comuni. Stamattina sulle pagine dei giornali della provincia di Enna sono apparsi diversi articoli su questo argomento che riguardano il libero consorzio di Enna, ma quel che ha particolarmente attratto la mia attenzione è l’articolo a firma di Silvano Privitera che riporta l’iniziativa del presidente del consiglio comunale di Troina Alfio Giachino, il quale, d’intesa con tutte le componenti del consiglio comunale e con la giunta comunale, ha convocato per domani sera alle 18,30 nell’aula magna dell’Istituto scolastico Ettore Majorana il civico consesso in sessione aperta dove i “cittadini e le associazioni possono intervenire prendendo la parola per discutere, valutare e approfondire la legge regionale che prevede l’istituzione dei liberi comuni”. L’iniziativa di aprire il Consiglio comunale ai cittadini e alle associazioni fino ad ora mi sembra che, in provincia di Enna, si unica nel suo genere ma , secondo il mio modesto parere, la più democratica perché da modo ai cittadini e alle associazioni di poter esprimere il proprio pensiero su un argomento che riguarderà la vita sociale, politica ed economica per gli anni a venire. Le cronache riportano quasi quotidianamente che si dibatte a Piazza Armerina, Pietraperzia a Villarosa a Barrafranca e forse in altri comuni dell’ennese di cui si sa poco, almeno sui giornali. In altri comuni il silenzio . Un silenzio che fa riflettere soprattutto per la portata di un argomento che dovrebbe incoraggiare a realizzare e praticare quella forma di democrazia che partendo dalla base o meglio dai cittadini consente all’amministratore di svolgere la propria missione in maniera ancora più serena. I cittadini, insomma, sono ancora una volta esclusi: fu così nel 1926 con Mussolini. Ma almeno in quel periodo l’Italia era sottomessa alla dittatura fascista. Realizzare la “democrazia“ è talvolta scomodo ma sembra non preoccuparsene il presidente del consiglio comunale di Troina il quale nel voler sentire le opinioni dei propri concittadini e delle associazioni si troverà a dover affrontare con coraggio un Consiglio comunale aperto ma nel rispetto delle regole che determinano la libera e democratica espressione delle diverse opinioni. Questa forma di democrazia oggi è pressoché scomparsa per lasciare spazio alla “realpolitik” un termine usato per descrivere politiche basate su di una concreta pragmaticità, rifuggendo da ogni premessa ideologica o morale. Personalmente penso che sulla vicenda del libero consorzio di Enna pesa il sospetto che la decisione ancora una volta, così come è avvenuto in passato, sia stata presa dall’alto, da quella politica “occulta” che escludeva, giocoforza, il cittadino per decidere invece nei comitati ristretti trasversali di coloro che esercitano il potere imponendo metodi e modi da prima Repubblica.

agostino vitale