Le contrade di Ramusursura, Geracello, Bubudello e Geraci, che si trovanotra Enna e Barrafranca sono diventate terreno di conquista per i ladri di rame. Nel giro di quattro mesi hanno subito due furti che hanno messo in notevole difficoltà le circa venti aziende agricole che si trovano nel territorio. Il 13 febbraio scorso i ladri, in possesso di mezzi ed anche attrezzature idonee, si sono appropriati di 12 mila metri di linee elettriche di rame dell’Enel, mettendo in ginocchio tutte le azienda agricole, molte delle quali si trovano nelle vicinanze della diga Olivo. La rimessa in attività di queste linee elettriche è arrivata dopo 98 giorni, praticamente a metà maggio per avere nuovamente la luce. Ma la storia non è finita qui perché proprio il 10 luglio, quindi due mesi dopo la messa in esercizio, i ladri probabilmente gli stessi, questa volta, hanno pensato di portarsi via il trasformatore elettrico, che di avvolgimenti di rame ne contiene parecchio e le aziende agricole sono nuovamente tornate al buio. La mancanza di energia elettrica ha messo in difficoltà tutte le aziende agricole che non possono conservare il latte, non hanno la disponibilità di poter avere l’acqua per dare da mangiare e bere agli animali in quanto le pompe di erogazione non funzionano. Ovviamente l’Enel, che di furti di trasformatori ne ha subito molti in parecchie zone della Sicilia, non ha la possibilità di poterli avere a giro di posta. L’Enel, dai contatti che hanno avuti i titolari delle aziende agricole, ha fatto capire che bisogna aspettare ed i tempi sicuramente non saranno brevi, e nel contempo li ha invitati ad essere collaborativi, nel senso di metterci maggiore attenzione per evitare che i furti possano ripetersi con una certa continuità. In questo caso si ritiene che ad operare siano soggetti che operano tra le province di Enna e Caltanissetta, qui probabilmente rumeni e catanesi non c’entrano. I carabinieri della stazione di Barrafranca e della compagnia di Enna stanno effettuando delle indagini.


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