Ambiente. No trivelle nel Mediterraneo, il MDT di Nicosia lancia petizione on – line

trivellazioni marine“Entro la fine del mese si potrebbero essere approvati i VIA, Verifica di Impatto Ambientale, per i nuovi permessi di ricerca e trivellazione nei mari di Sicilia. Aiutaci a fermare questo scempio firmando la petizione:

https://www.change.org/it/petizioni/matteo-renzi-presidente-del-consiglio-basta-trivelle-nei-mari-di-sicilia-presidente-fermi-questa-inutile-corsa-all-oro-nei-mari-di-sicilia

E’ questo l’appello lanciato da Fabio Bruno, presidente del Movimento per la difesa dei Territori, gruppo attivo nella difesa dei diritti del cittadino, tutela dell’ambiente, nel diritto dei singoli a partecipare alla vita politica di ciascuna comunità. Lo scorso marzo era stato lanciato un allarme “trivellazioni nel Mediterraneo”, dopo che una multinazionale con sede a londra aveva ripresentato la richiesta di trivellazioni marine nell’area del litorale agrigentino. Contro la richiesta si era immediatamente schierata “Greenpeace” capofila di un cartello di associazioni ambientaliste. a permettere alle multinazionali del petroli di presentare nuove richieste per le esplorazioni dei fondali marini, è stato il decreto “Sviluppo” dell’ex ministro Passera, che ha permesso di ripresentare quelle richieste per le trivellazioni avanzate prima del 2010, per cercare petrolio anche in prossimità delle coste e delle aree protette. Le autorizzazioni che rischiano di essere ora rilasciate erano state bloccate dal decreto Prestigiacomo nel 2010. Asesso, grazie all’operazione di Passera, il ministero per l’Ambiente che sta eseguendo la Valutazione di impatto ambientale. Intanto la compagnia petrolifera ha inoltrato al comune di Sciacca un’integrazione allo studio di impatto ambientale presentato nel 2011. Tra le associazioni e movimenti che stanno ora tentando di fermare quello che potrebbe essere l’ennesimo scempio al patrimonio ambientale e naturalistico, si è unito ora il “MDT”. Il Movimento apartitico che ha come principale obiettivo mdt - fabio bruno 2per l’appunto la difesa Territori. “In questo momento storico particolare, in cui non si pensa più all’interesse comune e si sacrificano intere popolazioni per i benefici di pochi, il nostro movimento – spiega Bruno – ha il dovere di vigilare e porsi come interlocutore forte nei confronti della politica sorda che sta svendendo il nostro Territorio, rendendoci tutti più poveri e facilmente controllabili”.
                Il Movimento nasce a Nicosia nell’agosto del 2013, durante i giorni di lotta contro la soppressione del Tribunale di Nicosia; lotta impari questa, perché contro interessi internazionali e privata anche dei mezzi d’informazione, lotta comunque ancora agli inizi e che può avere successo se il Movimento continua a rafforzarsi. A livello locale il nostro interesse si porta ora anche sui presidi ospedalieri del territorio (in particolare Nicosia e Leonforte) e sui carceri del territorio (Mistretta e Nicosia), anch’essi a rischio di forte contrizione e addirittura a rischio di chiusura, per la scellerata politica di accentramento di risorse verso i futuri comuni capofila di consorzio. E proprio di consorzi di comuni ci occuperemo a livello regionale per far si che non si crei una nuova babilonia in mano ai corrotti potentati politico-mafiosi siciliani. A livello Nazionale vigileremo sulle politiche Europee che probabilmente mirano a ridurre l’Italia alla stessa stregua della Grecia. Se siamo in tanti faremo sentire forte la nostra voce e dovranno ascoltarci.
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