Nicosia. Il Giunta impugna decreti ingiuntivi e approva parcella legale da 9.110 euro

Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia” target=”_blank”>Dal quotidiano “La Sicilia” del 25 luglio 2014

acquenna 1 - protesta fontanieri nicosia erbaNicosia. Impugnati dal Comune i decreti ingiuntivi per il pagamento della mensilità di maggio, ottenuti dai 5 fontanieri comunali, comandati ad Acquaenna. Una impugnazione che per spese legali, in caso di rigetto dell’opposizione, costerà alle casse del Comune e quindi ai cittadini, più dell’ammontare totale dei 5 stipendi. La giunta comunale aveva deliberato di opporsi alle ingiunzioni di pagamento, affidando l’incarico all’avvocato Agatino Cariola del Foro di Catania che segue molte cause per il Comune, compresa quella contro Acquaenna, per il recupero di 4 mensilità anticipate per i fontanieri. In questi casi, trattandosi di “estensione” di un incarico professionale, è previsto un aumento del 10% sulla precedente parcella pattuita. Lo studio catanese incaricato di impugnare i 5 decreti, però, ha inviato una nota evidenziando di non ritenere congruo il corrispettivo proposto “per la difficoltà e complessità della materia da trattare” e indicando in 9 mila 110 euro, la cifra ritenuta congrua per impugnare i decreti ingiuntivi. Così gli assessori Carmelo Amoruso, Antonino Farinella e Giuseppe Scarlata, assenti il sindaco Sergio Malfitano e l’assessore Maria Giovanna Scancarello, ha approvato il corrispettivo richiesto dal legale. Una scelta che farà discutere, considerato che la somma che il Comune dovrebbe versare ai fontanieri per gli stipendi di maggio, ammonta a circa 7 mila euro e che i decreti ingiuntivi sono stati emessi dai giudici che hanno ritenuto l’obbligo di pagarli a carico del Comune, essendo dipendenti in comando presso la società di gestione del servizio idrico. A conti fatti se il comune dovesse perdere le cause dovrà pagare gli stipendi per evitare il pignoramento della casse comunali, le spese legali sostenute dai 5 lavoratori ed il proprio avvocato, per un totale presunto di oltre 20 mila euro a fronte dei 7 mila vantati dai lavoratori. Tutto questo mentre si sta proponendo una tassazione insostenibile sui cittadini e mentre da mesi “giace” una interpellanza in consiglio, nella quale si chiede di istituire l’ufficio legale all’interno del Comune, che ha le figure professionali necessarie, proprio allo scopo di abbattere i costi per contenziosi e parcelle di legali esterni. Tra l’altro la vicenda dei fontanieri è destinata a complicarsi sul fronte legale, perché hanno chiesto al giudice del lavoro di ordinare al Comune la reintegra in sevizio e stanno per chiedere i decreti ingiuntivi anche per filò mese di giugno, cause che se i legali incaricati riterranno “difficili e complesse, potrebbero costare molto care ai cittadini.

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