Nicosia. Tassa non dovuta ma messa a ruolo, interviene l’Ispettorato Ff Pp

supertasseNicosia. La Commissione tributaria provinciale di Enna dichiara non dovuta la tassa per i cellulari, con sentenza passata in giudicato nel 2012, ma L’Agenzia delle Entrate iscrive ugualmente a ruolo la tassa non dovuta. Ed è così che interviene nuovamente l’Ispettorato per la funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei Ministri, sollecitando l’Agenzia a dare una pronta risposta al contribuente.
Alcuni mesi fa, un’impresa riceve una cartella esattoriale, relativa alla tassa concessioni governative per utenze di telefonia mobile. Riscontrati gli atti, il contribuente si accorge che la tassa iscritta a ruolo era stata annullata con sentenza della commissione tributaria, peraltro passata in giudicato nel 2012 e, quindi, non più rivedibile. Al giudizio tributario, peraltro, aveva partecipato la stessa Agenzia delle Entrate di Enna e, quindi, “non poteva non sapere” di avere perso la causa col contribuente e, quindi, di non poter più chiedere alcunché. Ma, nonostante ciò, ha iscritto a ruolo ugualmente la tassa. Da qui immediata la reazione del cittadino – difeso dall’avv. Giuseppe Agozzino – il quale si è rivolto ancora una volta come in precedenti casi di disservizi della pubblica amministrazione, all’ispettorato della funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei Ministri. E così l’ufficio, che per legge vigila sulla conformità dell’azione amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento, sull’efficacia dell’attività amministrativa e sul controllo dei costi, con una nota del 29 luglio, invita l’agenzia delle entrate a dare sollecito riscontro alla richiesta del contribuente di sgravio della cartella per la tassa non dovuta. L’ispettorato, non si è fatto alcuna remora a diffidare l’Agenzia delle Entrate, dato che per legge, anche le società con totale o prevalente capitale pubblico, sono sottoposte ai principi della legge sul procedimento amministrativo. La cartella, inoltre, contiene anche la richiesta di pagamento della tassa per altri anni e contro la quale il contribuente ha proposto ricorso ma attende da ben due anni e undici mesi che sia fissata l’udienza in commissione tributaria. Fatto questo certo non addebitabile al contribuente.
«L’ispettorato della funzione pubblica – precisa Agozzino – è una di quelle istituzioni che funzionano bene ma la cui azione, purtroppo, è poco conosciuta presso l’opinione pubblica. L’ispettorato non ha natura giudiziaria ma, molte volte, riesce a risolvere le contrapposizioni tra pubblica amministrazione e cittadini i quali si trovano irretiti nelle maglie della burocrazia. Infatti, occorre sapere che sebbene l’Agenzia e la riscossione facciano lo stesso mestiere in due diverse fasi, molte volte la seconda non sa quello che fa la prima e si può arrivare al paradosso di vincere una causa e vedersi ugualmente iscritta a ruolo la tassa o i tributi».

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