Enna. Multiservizi: 67 lavoratori rischiano di perdere il posto

Enna Multiservizi 7apr2014Enna. I 67 lavoratori della Multiservizi, quelli addetti alla cura della viabilità e quelli che svolgevano il ruolo di guardie minerarie, sono in subbuglio perché sarebbe stato presentato all’Assemblea regionale un emendamento di Forza Italia per le guardie venatorie che ha ottenuto un finanziamento di due milioni di euro. Ovviamente i lavoratori della Multiservizi si sentono abbandonati e dichiarano con rabbia che i rappresentanti politici ennesi li hanno abbandonati e che nessuno si prende a cuore della loro situazione e costretti a 50/55 anni a non avere un futuro. La minaccia è quella di incatenarsi davanti il palazzo della Provincia. Va detto che le notizie trapelate non sono esattamente come temono gli operai della Multiservizi, i quali sanno che la Multiservizi non esiste più e che i libri contabili sono stati portati in Tribunale dall’Amministratore delegato, dottor Mancuso, perché posta in liquidazione. Quindi la società non ha più una veste giuridica, i mezzi come jeep, camion ed altri mezzi sono stati venduti, e questi operai non hanno più un punto di riferimento. L’unica speranza era un progetto regionale per le partecipate ma questo non è avvenuto. Ovviamente gli operai si sentono abbandonati trovandosi anche in una situazione economica difficile, specie chi è padre di figli.
Scandurra di Nissoria, Cameta di Enna hanno sottolineato il grave momento che stanno attraversando, la necessità che qualcuno si prenda a cuore della loro situazione. Ma tutto questo rimane nel campo delle ipotesi perché una volta che la società è fallita non esiste un punto di riferimento a cui appoggiarsi e la Provincia regionale non ha poteri economici per poter intervenire, per cui è una situazione veramente drammatica.
Parecchi operai hanno già incaricato un avvocato per una class action, ma difficile che questa possa arrivare in porto.




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