Troina. Mobilità per 16 dipendenti dell’Oasi Maria Ss

troina oasiTroina. Procedura di mobili per 16 lavoratori dell’Oasi maria Santissima Srl che hanno già ricevuto la comunicazione. Si tratta di lavoratori che si occupano dei servizi di ristorazione per l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Associazione Oasi Maria SS”. I 16 dipendenti hanno nominato tre legali per assisterli, insieme ai sindacati, nella vertenza che hanno deciso di avviare. La comunicazione di avvio della procedura di mobilità, chiarisce che dal 30 settembre prossimo la società da cui dipendono cesserà il servizio di ristorazione e somministrazione dei pasti perché, essendo cessato il contratto con l’Oasi maria Santissima unico committente, cesserà anche l’attività del ramo di azienda. La mobilità riguarda 15 operi ed un impiegato, per i quali, nella comunicazione si sottolinea che “il licenziamento si qualifica come unica soluzione” e che “non sono prevedibili misure programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale. I lavoratori sono un magazzinieri, 2 cuochi e 13 addetti di cucina e refettorio. La società – prosegue la comunicazione – procederà quindi alla risoluzione dei rapporti di lavoro con il personale in esubero, una volta esaurita la procedura di mobilità”. Una situazione che si ripete, considerato che, circa un anno fa, con la stessa procedura era stato dismesso dall’Oasi s.r.l. il servizio di ristorazione per i pazienti ricoverati nell’ex albergo della Cittadella dell’Oasi. I lavoratori erano passati alla nuova società appaltante, l’OasiTurismo s.r.l e, va sottolineato, nel totale silenzio dei sindacati. Le perplessità che circondano l’operazione sono numerose. L’Istituto sanitario dell’Oasi ha deciso di sciogliere il contratto di somministrazione pasti, ridimensionando una società comunque ad esso collegata, cioè l’Oasi s.r.l., che a sua volta ha come suo socio unico la Fondazione Oasi città Aperta di cui è presidente padre Luigi Ferlauto che é anche presidente dell’Istituto Sanitario. Un ferragosto amaro non solo per i 16 destinatari della comunicazione, ma anche per tanti lavoratori occupati nei servizi di ristorazione presso la sede centrale dell’Oasi di Troina, che temono di ricevere nel breve e medio termine comunicazioni analoghe.

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