Fornitura idrica nel comune di Pietraperzia: M5S chiese sospensiva bollette di riscossione

bolletta acqua“In merito alle recenti fatturazioni da parte di Acquaenna – fa presenta il Movimento 5 Stelle pietrino – pervenute con molto ritardo ai cittadini di Pietraperzia, si evidenzia e richiede la sospensiva delle richieste di pagamento inesistenti conguagli per anni 2005/10
Nell’ultima bolletta pervenuta nel corrente mese di agosto, è stato richiesto il pagamento di non meglio specificato conguaglio per il periodo anni 2005/10. Orbene questa richiesta è palesemente ingiusta ed infondata:
– intanto per violazione di quanto stabilito al § 3.3.3 della “Carta dei Servizi” dell’Ato Idrico 5 di Enna in base al quale nei “documenti di fatturazione” le informazioni “in bolletta debbono essere in forma chiara, con caratteri grandi ed in un linguaggio facilmente comprensibile”, mentre la richiesta dei Acquaenna è del tutto oscura e misteriosa;
– perché non dovuta dato che appunto nelle precedenti bollette l’utente è stato informato se i suoi pagamenti fossero o meno regolari e mai la soc. ha fatto un benché minimo riferimento a somme eventualmente ancora dovute per tali periodi;
– perché non vengono in alcun modo spiegati ed indicati i termini del raffronto tra somme eventualmente dovute e quelle pagate ed è quindi impossibile verificare se esiste un “eccesso” o un “difetto” così come è impossibile controllare se l’l’importo richiesto sia corretto o meno.
Conseguentemente si chiede che la soc. Acquaenna sospenda immediatamente una simile richiesta che, altrimenti, potrebbe integrare gli estremi dell’illecito civile ed eventualmente anche penale”.
Sulla richiesta di deposito cauzionale i pentastellati ritengono che trattasi di una illegittima richiesta in quanto non dovuta non essendo stata prevista nella Carta dei Servizi tra l’altro non aggiornata e non adeguata. Continuano nell’affermare che “in ogni caso appaiono contraddittorie le richieste di immediato versamento avanzate dalla Acquaenna sottopena di interruzione del servizio, stante che il termine del relativo versamento, così come risulta dal sito della società, è stato fissato con riferimento al mese di ottobre p.v.>”.
Sul rimborso canoni di depurazione e fognatura il M5S fa presente che nel Comune di Pietraperzia il servizio di depurazione è ormai inattivo da tantissimo tempo. Pertanto non è dovuto alcun importo per tale servizio in quanto appunto non prestato. Inoltre e contrariamente a quanto previsto nella “Carta dei servizi” ed a quanto annunciato nelle recenti bollette, nel sito web della soc. Acquaenna risulta che il rimborso non viene eseguito automaticamente ma è illegittimamente sottoposto a molteplici condizioni tra cui l’espressa richiesta; orbene trattandosi di somme non dovute, in base a quanto previsto al § 3.3.4 della Carta dei servizi la società deve senza bisogno di alcuna richiesta detrarle dalle prossime bollette ed astenersi dal richiederle in futuro. Pertanto invitiamo espressamente la soc. Acquaenna a provvedere immediatamente ad eseguire tali rimborsi accreditandoli sulle bollette che saranno emesse subito dopo il ricevimento della presente; mentre il rimborso per Pietraperzia è limitato ad appena 10 utenti e non viene eseguito per tutta la popolazione pietrina; tra l’altro ciò sconfessa l’affermazione fatta dal Sindaco di Pietraperzia nel discorso svolto il 16 agosto u.s. durante la festa per i SS. Patroni quanto ha testualmente affermato che era in corso tale restituzione.
Sul mancato rispetto della fatturazione trimestrale puntualizzano: “In base alla sia pure non adeguata Carta dei servizi, § 3.3.1, la fatturazione deve avvenire al massimo ogni tre mesi, mentre per il Comune di Pietraperzia nel corrente anno 2014 la fatturazione è pervenuta soltanto dopo oltre sei mesi così non solo violando un preciso dovere della soc. di gestione Acquaenna ma anche causando un notevole danno ai cittadini.
Infine, sulla mancata restituzione della remunerazione del capitale – continuano i pentastellati – che con delibera del 3 aprile 2014 (n. 163/2014/R/IDR) la “Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico” ha ordinato a tutti gli Enti d’Ambito di restituire “la componente tariffaria del servizio idrico integrato relativa alla remunerazione del capitale, con riferimento al periodo 21 luglio – 31 dicembre 2011” nella prima bolletta utile successiva a tale delibera. Contrariamente a ciò, nelle fatturazioni pervenute in questo mese (“le prime utili”) non compare alcun accredito in tal senso.
Di tale ulteriore inadempimento si chiedono lumi all’ATO idrico 5 Enna e si pretende l’immediata restituzione delle stesse somme.
Concludono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che i problemi esposti investono l’intera collettività pietrina, e forse anche dell’intera (ex) Provincia di Enna rischiando di determinare pure problemi di ordine pubblico. Per queste ragioni chiedono l’urgente convocazione di un incontro per dare corso all’immediata soluzione dei problemi denunciati conseguenti all’inadempimento da parte della soc. Acquaenna di suoi precisi doveri contrattuali derivanti anche dalla Carta dei Servizi e la sospensione, nelle more, delle somme contestate oggetto delle bollette.