Sulla Panoramica, la strada provinciale che collega la statale 21 con il centro storico di Enna, finita nelle spire della giustizia non c’è pace e dopo la decisione del Tar di Catania di escludere l’Associazione di imprese, formata da Di Maria Costruzioni di Santa Venerina con impresa Ferdinando Ingrà e impresa Saddemi Costruzioni, che si era aggiudicata la gara, tutto il carteggio dovrebbe tornare all’Urega per fare sostanzialmente una nuova gara con tutte le conseguenze del caso. Perché una nuova gara significa che il ritardo per l’inizio dei lavori sarà abbastanza consistente, si parla di ben otto mesi con un aggravio di spesa notevole. Il Tar ha dato ragione al ricorso presentato dall’Ati con capofila Salvatore Tresulli di Caltanissetta, che sosteneva che la Saddemi Costruzioni mancava dei requisiti necessari alla partecipazione della gara. Ferdinando Ingrà, interpellato sulla questione, ha comunicato che l’Associazione di imprese ha presentato ricorso al Cga di Palermo, e la sentenza è attesa entro la prima decade di settembre. “Siamo fiduciosi per quanto riguarda la Cga in quanto riteniamo di avere ragione su tutti i fronti – ha dichiarato Ferdinando Ingrà – ci sono tutte le motivazioni perché si possa avere ragione. Ci sono tante sentenze della Cassazione su problemi similari”. Una sentenza favorevole consentirebbe sicuramente di risparmiare tempo e danaro, mentre se si dovrà ripetere la gara di appalto i tempi sono abbastanza lunghi perché si perderebbero da otto a nove mesi con il pericolo che i costi aumentino considerevolmente, mentre la città dovrà sopportare per un altro anno difficoltà notevoli nel traffico cittadino e provinciale perché la Panomarica è importante in questo senso.




Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia