Nicosia. Colombi nel centro storico, servono interventi per ridurne il numero

palazzi - La MottaNicosia. Palazzo la Motta è stato bonificato dalla colonia di colombi e corvi. Il palazzo è uno degli edifici nobiliari più noti della città e sorge a pochi metri da piazza Garibaldi, è adiacente al palazzo vesovile, si trova di fronte la cattedrale di San Nicola. L’intervento ha reso necessario l’ausilio di una autogru con cestello. Presenti all’intervento i proprietari dello storico immobile che si sono soffermati a discutere del problema con i vicini che hanno presentato l’esposto segnalando il rischio sanitario rappresentato da grande numero di volatili. Il barone La Motta ha sottolineato che ripulire e bonificare i tetti e “buche pontaie” è un intervento che certamente era necessario, considerato l’enorme numero di piccioni, corvi e cornacchie, che nidificavano nel palazzo, ma che occorre a questo punto un intervento su tutta la città per mettere sotto controllo la popolazione di volatili dannosi sia per la salute che per il patrimonio architettonico che viene danneggiato dagli escrementi corrosivi. Il proprietario che è un agronomo ha sottolineato anche che a breve verranno completati i lavori sulla torre campanaria della cattedrale, che sorge di fronte al palazzo e che se non si troveranno soluzioni, il bene, restaurato dopo decenni di attesa, rischia di essere rapidamente attaccato dai colombi. Il problema della proliferazione in città dei pennuti era emerso in tutta la sua gravità già alcuni mesi fa quando una abitazione in pieno certo storico era stata invasa dalle pulci provenienti da un adiacente edificio fatiscente, ma le segnalazioni di zone infestate dalle cosiddette “zecche dei piccioni” che in dialetto nicosiano si chiamano “piddizzuni” sono arrivate da diversi quartieri. Il barone La Motta scriverà al sindaco per chiedere che il Comune si attivi con le misure che sono state adottate in tantissime città grandi e piccole, in tutta Italia, per evitare che la popolazione di piccioni e corvi cresca in maniera incontrollata con i conseguenti danni a monumenti, palazzi e chiese e con i noti rischi per la salute di uomini e animali domestici. Una delle soluzioni più comuni è quella della sterilizzazione, con mangime contenete una sostanza che impedisce la riproduzione, ma esistono anche altre misure, più costose, come i dissuasori elettrici ed elettronici o l’impiego di rapaci addestrati. Il problema che si è registrato a palazzo La Motta riguarda tantissimi altri edifici antichi, ma anche condomini e immobili moderni dove i colombi nidificano anche nelle grondaie e tra tegole, ma senza un intervento generale su tutto il centro urbano che deve essere attivato dal Comune, le pulizie e disinfestazioni sono solo provvedimenti tampone, perché i colombi nel giro di pochi mesi tornano a nidificare.

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