Oasi di Troina, i contenuti dell’accordo “rinnegato”

CISL Fisascat“Oasi di Troina, i lavoratori rinnegano la Fisascat-Cisl”. Con questo titolo, il quotidiano “La Sicilia” del 10 settembre, pubblicava alcuni stralci di una “nota” (dall’articolo non si capisce diffusa da chi) secondo la quale i dipendenti della struttura, prossimi al licenziamento, “rinnegherebbero” il sindacato e sarebbero pronti a far saltare l’accordo che la Fisascat-Cisl ha raggiunto con l’azienda.

A parte alcuni espliciti giudizi sull’azione condotta dal sindacato stesso, dall’articolo non si evince nulla dei fatti che, a buon ragione, si possono definire piú importanti. Non c’é una sola riga, infatti, sulla situazione in cui versano i lavoratori oggi. E men che meno si parla del loro futuro.

La vicenda é questa. L’Oasi Maria SS. S.r.l. ha comunicato che sedici dipendenti verranno licenziati per la crisi che incombe sulla struttura. Infatti la stessa cesserà anticipatamente di 3 mesi il servizio di fornitura pasti entro il prossimo 30 settembre. Per questo è stata avviata una procedura di mobilità per dare seguito ai licenziamenti del personale in esubero. Le procedure comuni, rispetto a queste evenienze (ormai all’ordine del giorno, nel nostro Paese, basta leggere i giornali) sono, in genere, quelle dei cosiddetti ammortizzatori, che lo Stato mette a disposizione per consentire al lavoratore stesso un minimo di sussistenza, per un periodo limitato, fino ad una prossima assunzione. In questo caso, peró, l’accordo trovato dalla Fisascat-Cisl, insieme all’azienda é ben diverso.

Infatti, l’azienda Oasi Maria SS. srl ha ridotto la procedura di mobilità da 16 a 12 unità e ha manifestato la disponibilità a farsi parte attiva per il ricollocamento con contratti a tempo indeterminato anche di queste 12 persone presso le società che, a vario titolo, erogheranno in futuro il servizio di somministrazione dei pasti alle persone ricoverate all’Oasi ed ai loro familiari.
Questo sta scritto sulle carte.

Per amore di verità e chiarezza come organizzazione sindacale , nell’Oasi abbiamo sempre riscontrato un’attenzione alla persona e ciò, soprattutto in un periodo caratterizzato da una forte crisi economica ed occupazionale, in un periodo di tagli lineari alla spesa pubblica, in un periodo, cioè, in cui sarebbe fin troppo facile fare economia sulle spalle dei lavoratori, non è così comune.

Come Cisl, con l’Oasi abbiamo sempre avuto un dialogo ragionevole e responsabile, disponibile al confronto, anche in periodi complicati di ritardi nei pagamenti…oggi, con piena soddisfazione dei lavoratori, ancora di più, siamo convinti di aver fatto la cosa giusta.

Per i segretari della Fisascat-Cisl – gente che lavora su questo territorio, in queste condizioni economiche, in mezzo a persone spesso in preda alla disperazione – riuscire a chiudere un accordo che porta delle donne e degli uomini, nel pieno della loro vita, ad avere una continuità occupazionale da subito pare un grande successo.

Successo che l’organizzazione sindacale rivendica.

Contestualmente al verificarsi di questi eventi gli stessi lavoratori hanno conferito mandato di assistenza ad un pool di tre avvocati considerati esperti anche delle vicende dell’Azienda in questione.

Questi esperti, riteniamo per i loro interessi, sono riusciti a mettere in cattiva luce l’operato della Fisascat Cisl e di considerare l’accordo raggiunto con l’azienda un accordo spazzatura.

Per noi, ad oggi rimane difficilmente comprensibile la posizione espressa dai lavoratori, interessati dalla procedura di mobilità, di respingere qualsiasi mediazione utile ad evitare l’angosciante prospettiva del licenziamento

Resta ferma, ovviamente, la legittima possibilitá per i lavoratori stessi di far saltare quest’accordo, nelle sedi e secondo le procedure che la legge consente.

In ogni caso, noi siamo e saremo sempre dalla loro parte, con la nostra coscienza, con la nostra competenza e con la nostra passione. Categorie che non accettiamo siano messe in dubbio.
Qualsiasi sia la loro decisione.



Il Segretario Territoriale FISASCAT CISL – Marco Ferro
Il Segretario Generale FISASCAT CISL – Alfonso Bellomo