Troina, assemblea degli allevatori promossa dall’Unione Allevatori Sicilia

Troina assemblea Unione AllevatorTroina. Si è svolta ieri sera nell’aula Paolo VI dell’ex convento del Carmine l’assemblea degli allevatori promossa dall’Unione Allevatori Sicilia (UAS) in preparazione delle manifestazione regionale che si terrà a Palermo il 24 ottobre per richiamare l’attenzione del governo regionale sullo stato di grave crisi in cui versa la zootecnia siciliana. All’assemblea degli allevatori sono intervenuti Flavio Roccazzella di Eurocoltivatori di Enna e Sebastiano Pruiti della locale sezione della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA). Ha partecipato anche anche il sindaco di Troina, Sebastiano Venezia, che ha parlato di quello che la sua amministrazione sta facendo a sostegno dell’agricoltura per ripristinare condizioni di sicurezza nelle campagne. Carmelo Galati ha illustrato la piattaforma delle rivendicazioni sulla quale l’UAS vuole aprire un serrato confronto con il governo regionale. Gli allevatori chiedono la riduzione dell’unità di bovino adulto (uba) per ettaro dall’0,5 all’0,2 per concorrere ai bandi regionali del Piano di sviluppo rurale (Psr) della Sicilia. Auspicano l’innalzamento della misura compensativa fino al massimo consentito di 400 euro per ettaro. Un’altra rivendicazione riguarda l’attivazione di una linea di finanziamenti per il miglioramento del benessere e della qualità degli animali con l’immissione di tori di razza da carne selezionati. Gli allevatori chiedono al governo regionale una maggiore attenzione verso i pascoli montani e collinari delle zone interne. Un punto sul quale insistono molto è quella della vaccinazione dei bovini contro la brucellosi. Chiedono di poter vaccinare i loro capi di bestiame con il vaccino RB/51, che consente di commercializzare i bovini dopo un mese, in sostituzione del vaccino Buk-19 che consente di poterli vendere dopo tre anni. Può capitare che un allevatore abbia chiesto degli aiuti finanziari per la sua azienda in base al numero di bovini e subito dopo abbia dovuto abbatterne alcuni. L’UAS chiede che, In tal caso, gli incentivi alle aziende zootecniche vadano calcolati in base al numero degli animali esistenti al momento in cui l’Azienda sanitaria provinciale (Asp) notifica agli allevatori l’ordinanza di abbattimento degli animali infetti. L’ultima rivendicazione è l’attivazione di una misura di microcredito con garanzia regionale in favore delle piccole e medie aziende zootecniche

Silvano Privitera





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