Revocata delibera costituzione Aro Calascibetta – Villarosa. La sfida politica al sindaco Cucci continua!

aro rifiutiCalascibetta. Con otto voti favorevoli e sei contrari, il Consesso civico xibetano ha votato la revoca della delibera consiliare n.61 dello scorso 16 dicembre che prevedeva la costituzione dell’Aro (ambito ottimale per la gestione dei rifiuti) tra il Comune di Calascibetta e quello di Villarosa. Un atto che giunge dopo nove mesi dalla nascita dell’Aro e con l’assessorato regionale all’Energia che aveva già approvato, con decreto, il piano d’intervento per la raccolta dei rifiuti. Un progetto che doveva concretizzarsi a partire dal primo gennaio 2015. Adesso occorrerà capire cosa succederà. Cosa farà l’assessorato all’Energia, al quale verrà inviata la nuova delibera consiliare? E che farà il Comune di Villarosa? Deciderà di andare avanti da solo, visto che supera i cinquemila abitanti, oppure aspetterà il ricorso al Tar? A votare l’atto di revoca dell’Aro sono stati i cinque consiglieri di “Calascibettattiva”, che avevano presentato la proposta, e i tre del gruppo misto (Vanadia-Capizzi-Magonza). Il consigliere Salvatore Rosso, che inizialmente aveva usati toni pesanti nei confronti del presidente del consiglio, al punto che quest’ultimo aveva sospeso la seduta per qualche minuto, durante la sua esposizione ha detto: “Calascibetta, in quanto paese montano con popolazione superiore a tremila abitanti, poteva organizzare il servizio per conto proprio, risparmiando un bel po’ di soldi. Inoltre il piano d’investimento è pieno di errori. Dalla zona di Buonriposo che risulta frazione, al numero di farmacie che sono tre invece che due. E poi quei numeri spropositati che riguardano lo spazzamento manuale delle strade: quasi quattordici chilometri la settimana in tutto il paese, dati questi che sicuramente hanno fatto lievitare di molto il piano di gestione dei rifiuti”. Una tesi ribadita anche dal consigliere Giuseppe Lo Vetri e da Salvatore Cacciato, entrambi hanno parlato di piano d’intervento spropositato. Ai tre consiglieri del gruppo misto, che lo scorso dicembre, quando appoggiavano l’amministrazione comunale, avevano votato favorevolmente alla nascita del nuovo Ambito ottimale, è toccato spiegare il passo indietro. “Il sindaco ci ha sempre detto che la soluzione era solo quella di metterci insieme noi e Villarosa, invece abbiamo capito che, essendo Calascibetta paese montano, potevamo metterci in proprio”, hanno detto prima Vanadia e successivamente la Magonza. Diversa la scuola di pensiero dell’amministrazione comunale. Il sindaco Carmelo Cucci ha spiegato: “C’è differenza tra Comunità montana e paese montano. Calascibetta non è una comunità montana, dunque non può organizzare in proprio il servizio di raccolta rifiuti, tesi ribadita anche dai funzionari dell’assessorato regionale preposto, inoltre la legge 10 del 2013 non parla di numero di abitanti. Gli otto consiglieri comunali stanno facendo un percorso “contromano”. In tuta l’Isola i costituiscono gli Aro, a Calascibetta votano per la revoca”. Ed ancora: “Abbiamo visionato alcuni piani di gestione, ma quello approvato tra i due comuni era il più conveniente. E se qualche dato appare esagerato, come lo spazzamento a mano, è stato fatto per garantire il lavoro ai dieci operatori ecologici, come sottoscritto anche dai sindacati a livello regionale”. Sull’argomento anche l’assessore al Bilancio, Salvatore Catalano: “A seguito di questa votazione il Comune dovrà tutelarsi e per questo motivo faremo ricorso al Tar”. Poi ha aggiunto: “Non si può votare la revoca di una delibera senza fornire in cambio un’altra soluzione fattibile. Il problema è un altro, voi otto consiglieri avete deciso di mandare Calascibetta alla rovina, il Comune in dissesto, sol perché è stato votato questo sindaco”.
Ad intervenire sulla querelle è stato anche il primo cittadino di Villarosa, Franco Costanza: “Le beghe e i capricci all’interno del Consiglio comunale di Calascibetta non possono danneggiare anche la comunità villarosana. Rimango dell’idea che dopo la costituzione dell’Aro, tra il mio Comune e quello di Calascibetta, non si può tornare indietro. Incontrerò il collega di Calascibetta per valutare il da farsi. La decisione imminente è quella di fare ricorso al Tar. In qualità di presidente dell’Aro- va avanti Costanza- informerò la Corte dei Conti relativamente al voto di revoca dello scorso 12 settembre, inoltre il Consiglio comunale di Villarosa in settimana si riunirà per determinare in merito alle ultime vicende. Ciò che nasce come un momento di grande collaborazione tra enti locali, per una gestione dei rifiuti efficace, efficiente ed economica, oggi viene interpretata, da parte di alcuni consiglieri comunali di Calascibetta, un’occasione per mettere in difficoltà l’amministrazione Cucci. Il piano di intervento, oggetto di discussione, è il più economico in assoluto. A tal proposito sono disponibile ad un qualsiasi confronto tecnico-politico. Il tentativo di uscire dell’Aro – conclude il sindaco di Villarosa – va nella direzione opposta a quello che è lo spirito della legge 9 dell’aprile 2010, che nasce per mettere un riparo al disastro degli Ato”.

Francesco Librizzi