Enna. Piano d’Ambito e piani di interventi dei singoli comuni per stabilire il personale necessario sono stati al centro di una riunione, svoltasi nei locali dell’Ato, presenti il sindaco di Assoro, Giuseppe Bertini, in rappresentanza del CdA della Srr, i due commissari di liquidazione, Di Mauro e Ginevra, il commissario regionale Amato ed il gruppo di lavoro di Ato Rifiuti per il Piano d’Ambito, i rappresentanti sindacali La Valle per la Cgil, Miccichè per la Cisl, Sauro per la Fiadel e Manno per la Filas. Quindici comuni hanno presentato il piano d’intervento, quindi il personale necessario per poter effettuare il servizio di raccolta dei rifiuti, attivare la raccolta differenziata che dovrebbe arrivare ad una quota impossibile per la provincia di Enna ,il 65 per cento. Sono stati 15 i comuni ennesi che hanno presentato i piani di intervento, mancano all’appello Agira, Aidone, Sperlina e Valguarnera, il cui sindaco, Sebo Leanza, proprio recentemente ha inviato il commissario Caccamo a dimettersi da presidente della nuova società. I piano di intervento sono stati elaborati puntando alla riduzione dei costi e magari alla riduzione del personale da utilizzare, forse un taglio troppo netto, per cui difficilmente saranno approvati. Si parla che Enna, nel preparare il piano d’intervento abbia fatto un taglio di un milione e duecento mila euro specie sul personale, una riduzione eccessiva e non confacente alla realtà. Si parla anche di un piano complessivo di 22 milioni più Iva, ma è una cifra, che per i sindacati, non basta, ce ne vogliono di più, si parla di 28 milioni. Il problema più importante è che tutto dovrà essere definito entro il 30 settembre perché dal primo ottobre, come dicono al Dipartimento regionale rifiuti, dovrebbe diventare operativa la nuova società, ma a questo punto si rischia di entrare nel caos più completo. Il fatto è che nelle riunioni della nuova Srr non si riesce a deliberare perché sistematicamente mancano da sei ad otto sindaci.




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