Assoconsumatori: Il deposito cauzionale è stato già pagato e non può essere ripagato una seconda volta

acqua pubblicaEnna. Torna a farsi sentire Assoconsumatori sul deposito cauzionale richiesto da Acquaenna affermando che è stato già pagato e non può essere ripagato una seconda volta. Questo il testo:
“Con il riordino del settore acque, attuato con la legge “Galli”, all’art. 12 c.2 si stabilì che tutte le situazioni contabili passavano dai comuni all’ente gestore del servizio di distribuzione. Nel maggio del 2014 Acquaenna ha inserito in bolletta il pagamento di 25 euro quale deposito cauzionale, contestato da cittadini e da alcuni sindaci, quest’ultimi, successivamente, in sintonia con l’ente gestore, stabilirono che si soprassedesse a tale pagamento fino al 31. 10. 2014. Cosa assurda ed anomala è il verificarsi nel frattempo della restituzione da parte di alcuni comuni del deposito cauzionale mentre altri cittadini hanno avuto restituito da Acquaenna il deposito pagato precedentemente all’EAS. Sorge l’evidente la domanda: Allora l’EAS ha versato ad Acquaenna le somme del deposito cauzionale, precedentemente, introitate? Perché i comuni non hanno rimesso le somme del deposito al gestore? Ciò dimostra che come avevamo ben evidenziato il deposito era stato già versato e i cittadini non dovevano riversarlo, evidentemente un’autentica bailamme dove i cittadini sono trattati in modo difforme, in violazione dell’art. 3 della costituzione. L’istituzione degli ATO e l’affidamento del servizio ad un unico gestore mirava a creare una omogeneità di trattamento tra le varie realtà provinciali, cosa che non è stata attuata con grave danno per i contribuenti, infatti, vi sono cittadini che hanno avuto restituito quanto precedentemente versato, altri che hanno pagato due volte per la stessa motivazione (deposito cauzionale), cosa illegittima. Emblematico è il caso Enna ove 398.000,00 euro dovevano transitare ad Acquaenna dopo la liquidazione dell’ASEN cosa che, a quanto c’è dato sapere, non essendo avvenuta ha portato la società gestrice del sevizio a richiedere agli utenti 25,00 euro nonostante il deposito cauzionale fosse stato a suo tempo pagato. Il passaggio delle strutture e di tutta la contabilità doveva nel 2006 nel rispetto della legge “Galli” transitare dai comuni ad Acquaenna e questo mancato passaggio non può essere pagato nuovamente dai cittadini e ciò che ci sorprende è il silenzio assordante delle istituzioni che si fanno garanti di impegni senza un adeguato studio delle situazioni reali comune per comune e, ripeto, senza considerare che ci sono cittadini che pagano due volte per la stessa motivazione. Tutto ciò non è segno di civiltà e di legalità ma di arretratezza culturale e prevaricazione inaccettabile, anche se siamo in Sicilia. Assoconsumatori difenderà, ove possibile, sempre i cittadini”.