Enna. UIL protesta per le scelte del governo Crocetta

UIL Giuseppe AdamoEnna. Continua la protesta nei confronti del presidente Crocetta per la esclusione di Enna dal Programma Operativo. “La nostra comunità non può subire ulteriori aggressioni e mortificazioni. Essere esclusi dal Programma Operativo del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale 2014/2020 sta a significare la fine del nostro territorio. Se poi aggiungiamo l’altra scelta politica ossia quella di togliere risorse per il completamento del lotto C1 della “Nord-Sud” il quadro è completo”. A dichiararlo Giuseppe Adamo, segretario provinciale dell’Uil. “Sono scelte politiche – prosegue Adamo – che denotano un astio nei confronti di una comunità, che non può pagare per ipotetiche lotte di potere. I dati occupazionali, nel territorio ennese, sono allarmanti, decisioni di questa pochezza politica contribuiscono ad aumentarli, in senso negativo, convincendo sempre più i giovani che la politica non viene esercitata per il bene comune ma bensì per ripicche, rivalse o addirittura vendette”. “A noi tutto questo non interessa –sottolinea Adamo – Se le scelte vengono operate, fra l’altro, da un uomo che si è sempre speso per la legalità e per la trasparenza, le stesse vengono condannate con più rabbia. Molti siciliani, o meglio molti di quei “pochi” che, nella ultima consultazione elettorale per la elezione del parlamento siciliano, sono andati a votare ed hanno scelto Crocetta quale Governatore, ponendo fiducia alla persona, con molta probabilità, si sono già ricreduti. E’ la sconfitta dei tantissimi siciliani onesti. Da quando Crocetta è presidente della Regione Sicilia abbiamo assistito, probabilmente, al più alto tasso di commissariamento delle strutture pubbliche ennesi ed a scelte politiche di dubbia qualità vedi per esempio l’annunciata riforma delle Province. Della “vera legge”, quella legata al trasferimento di competenze e funzioni e del percorso che farà il personale, nessuna traccia”. La telenovela delle nomine dei manager delle Aziende Sanitarie continua a latitare, scelte che dovevano essere operate guardando al merito, invece. Per Giuseppe Adamo alla data odierna, non si riescono a sciogliere alcune riserve e molte Azienda sanitarie continuano ad essere governate da Commissari con tutte le negatività che escono fuori da una gestione commissariale. La Sicilia sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia sia da un punto di vista politico sia da un punto di vista istituzionale. Nessuno fa niente per creare occupazione, soprattutto giovanile, portare investimenti, accrescere appetiti verso la nostra Isola. Solo beghe e presunte lotte di potere. “Credo – conclude Giuseppe Adamo – che sia arrivato il momento di dire basta con forza e rialzare la testa. Basta con la politica “o con me o contro di me”, cerchiamo, tutti insieme, di ritrovare dignità nell’esercizio dei ruoli che rivestiamo all’interno della nostra società perché i tempi delle vacche grasse sono finiti e non resta che rimboccarci le maniche prima che sia troppo tardi”.